Alle Eolie la primavera è da temperature record e si pensa alla bella stagione già alle porte con tutto cancellato fino a giugno

di Luana Spanò – È appena trascorso un periodo pasquale insolito per gli eoliani. Nessun caldo benvenuto ad escursionisti in canotta e scarponcini, pronti a scalare l’indomabile IDDU e calcare i sentieri di un arcipelago appena svegliato dalla primavera. Giornate calde, caldissime, un po’ sopra della media stagionale, quasi a voler ricordare che le Eolie sono già pronte ad aprire le porte, della casa del dio del vento, al turismo naturalistico e balneare che riempie i caldi vicoli di isole ancora un po’ dormienti da marzo ad ottobre. Sicuramente il settore turistico è tra quelli che maggiormente hanno sofferto e stanno soffrendo della crisi che sta colpendo il mondo. Luoghi come le Isole Eolie, che fondano gran parte della propria economia sull’accoglienza turistica, più che altrove trasudano preoccupazione. Se la stagione alle Isole Eolie, così come in tutte le località turistiche estive, dovesse saltare, per tornare a lavorare bisognerebbe attendere la stagione lavorativa successiva. In sintesi, la maggior parte degli abitanti si troverebbe ad affrontare più di un anno continuo di disoccupazione. Seppur adesso, le misure governative attuate con il decreto Cura Italia, immetteranno a breve liquidità nelle tasche degli italiani, o in parte di loro, finita l’emergenza, ci si chiede se verranno prese in considerazione situazioni economiche particolari. Quelle dei luoghi che si sono visti spazzare via i loro guadagni dal lockdown e che per poterne ottenere altri, dovranno attendere il ritorno della stagione estiva.
Un gruppo spontaneo di gestori e proprietari di attività ricettive dell’isola di Vulcano ha inviato una nota al Comune di Lipari, alla Regione Sicilia e ai rispettivi assessori competenti al Turismo e al Bilancio, affinché adottino misure a sostegno delle strutture ricettive e misure economiche straordinarie e ulteriori a quelle previste dal Governo. A loro avviso insufficienti per la peculiarità del settore turistico che vive di un’economia stagionale. Gli stessi auspicano che l’iniziativa dell’assessore al Turismo, Manlio Messina, di finanziare due notti su cinque a chi decide di soggiornare in Sicilia vada a buon fine. Guardando in una prospettiva turistica più ampia che riguarda tutta la regione e che mira allo sviluppo del turismo di prossimità. Sempre in questa prospettiva hanno richiesto la riduzione e/o contributi per l’acquisto dei biglietti per le Isole Eolie per i residenti in Sicilia. E contestuale riduzione della tassa di sbarco, toccando così un tema molto dibattuto, spesso causa di aspri confronti politici.
Il gruppo di imprenditori ha chiesto, inoltre, l’esenzione per le strutture ricettive regolarmente iscritte alla CCIIAA dal pagamento delle imposte locali per l’anno 2020.
Intanto, nell’arcipelago si registra il tutto cancellato fino a fine giugno.

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