Addio Giuseppe Sanò, la città che amavi non ti dimenticherà

di Palmira Mancuso – Lo so che ti piaceva la poesia. Ma non riuscirò mai a scrivere le parole più adatte a questo momento che per tanti è solo di silenzio: quel dolore che ti toglie il fiato, i pensieri e ogni sillaba. La tua morte ha sconvolto tutta la città, quella che amavi tanto, quella che nelle tua battaglie si è sempre riconosciuta, quella che sperava e credeva che tu potessi raggiungere i traguardi che ti eri proposto, perchè non costruivi il consenso ma ti veniva restituito per la tua coerenza e la tua disponibilità nel territorio. Ed eravamo pronti a riprovarci.

Sono qui a sgranare un doloroso rosario, accanto alla tua famiglia, e a Noemi, con padre Mario che domani alle 16 celebrerà il tuo funerale. In quella chiesa di Torre Faro che tante volte hai fotografato dall’acqua, e che domani non riuscirà a contenere le tante persone che avrebbero voluto salutarti in questo strano periodo di fine lockdown e invece dovranno accontentarsi di una preghiera da lontano. In attesa di organizzare per te il più bel saluto tra quelle strade e quelle spiagge che ti hanno visto crescere e fare progetti, spezzati troppo presto.

L’amore per il mare ti ha insegnato l’amore per gli altri, per quella bellezza che tu scorgevi nella natura e nelle persone, nei pesci e nei pescatori. Quel mare mediterraneo che includeva un mondo dove non c’era posto per sentirsi straniero.

Quando una morte fa così rumore dentro ciascuno di noi e in un’intera comunità significa che si conosce bene il peso di quella perdita, il valore di quella vita. Presto tutto questo dolore lascerà il posto ai ricordi più belli, a Capitan Peloro che osserva dall’alto e protegge i suoi luoghi, a Giuseppe il collega affidabile per i sanitari e gli informatori scientifici, a “l’uomo che veniva dal mare” e aveva sempre qualcosa di inedito da raccontare, a Peppe il passionario che sfidava la corrente e faceva politica con il cuore e senza peli sulla lingua.

Non finisce qui. Il tempo è stato tiranno, ma tu lo hai vissuto intensamente. E nessuno ti dimenticherà.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it