Comitato l’Ospedale di Lipari non si tocca: “Dotazioni al più presto e presenza dei cardiologi garantita”

di Luana Spanò – Il Comitato l’Ospedale di Lipari non si tocca, torna a scrivere al direttore generale Asp 5 Messina Dott. Paolo La Paglia. Affermando con forza che gli eoliani devono poter fare esami e analisi presso il proprio ospedale “non ci sono più soldi per visite private o per viaggi assurdi, per i quali si perde tempo, denaro e oggi si rischiano anche contagi”.

Il Comitato chiede di dotare al più presto l’ospedale di Lipari di un’apparecchiatura per effettuare l’esame dell’Holter pressorio, di un’apparecchiatura per effettuare l’esame dell’Holter cardiaco, di una cyclette per effettuare prove da sforzo, di un tapis roulant per effettuare prove da sforzo; proprio nella logica di un graduale potenziamento dei servizi erogabili direttamente sul territorio Eoliano.
Il Comitato continua: “Al fine di poter garantire servizi efficienti presso l’ospedale, ci preme far ancora presente la carenza di organico del personale sanitario, non solo di medici, ma anche di infermieri e ausiliari. Una situazione grave, che non permette lo svolgimento di dignitosi e sicuri ritmi lavorativi.
Con la presente, desideriamo inoltre chiederLe la modifica della convenzione con l’ospedale Papardo per l’invio dei cardiologi presso il nostro Ospedale, affinché possa finalmente essere garantita la loro presenza presso il nostro ospedale per 50 ore settimanali in modo da poter coprire l’intera settimana, domenica compresa, e ovviamente anche garantire la reperibilità notturna degli stessi. Questo sempre nelle more che venga nominati i 2 cardiologi, ancora mancanti, presso la sede dell’ospedale di Lipari.
Non possiamo far ricorso sempre in emergenza all’elicottero o alle terapie intensive, prevenzione e diagnosi precoci oggi sono fondamentali.
Desideriamo ricordare che la sanità è un diritto di tutti, anche di noi Eoliani”.

Intanto, anche per le visite cardiologiche a Lipari si accede solo con ricette mediche con classe di priorità U o B. Per le visite cardiologiche non ritenute indifferibili, tempi di attesa anche di otto mesi, a causa dell’annullamento delle prenotazioni non ritenute urgenti, precedenti all’emergenza Covid-19.
Ancora attesa per le gestanti per l’arrivo del macchinario per effettuare le ecografie morfologiche.

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