Il “tesoro” all’estero di Francantonio Genovese, “non fu riciclaggio”

Il “tesoro” all’estero di Francantonio Genovese, “non fu riciclaggio”

I giudici della Corte di appello hanno cancellato il reato di riciclaggio, confermando la sentenza di primo grado, nei confronti dell’ex deputato di Fi Francantonio Genovese e di  altri sette indagati, nell’ambito di un processo riguardante un tesoretto della famiglia Genovese di diversi milioni di euro che si trovava all’estero. Lo scrive la Gazzetta del Sud.
Si tratta di un’indagine della Procura e della Guardia di finanza che aveva coinvolto Genovese e alcuni suoi familiari, tra i quali il figlio Luigi, attualmente deputato regionale in Sicilia, la sorella Rosalia, il nipote Marco Lampiri, il cognato Franco Rinaldi, la moglie Chiara Schirò e il nipote Daniele Rizzo. Tutti gli indagati sono stati comunque rinviati a giudizio per evasione fiscale.

Al centro del processo,  il tesoretto della famiglia Genovese che sarebbe stato nascosto all’estero e poi riportato in Italia. Ma non prima di aver attraversato società diverse e in parte intestate a familiari.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it