Truffe all’Inps: chiesto il rinvio a giudizio per 36 professionisti

Il Giudice per le indagini preliminari Monia De Francesco è chiamata a decidere sul rinvio a giudizio chiesto dalla Procura di Messina, rappresentata dal pm Rossana Casabona, di 36 professionisti coinvolti nell’indagine sulle truffe Inps scoperte dai Carabinieri. Un’indagine che ha passato al setaccio fatti che vanno dal 2009 al 2014 con medici interessati che operavano nelle strutture pubbliche di Messina, Milazzo, Patti e Barcellona.

Tra gli indagati falsi invalidi, avvocati, medici, operatori di patronati. Il Giudice ascolterà i difensori il prossimo 23 luglio, poi deciderà.

Sono ben 296 e alcuni sono ancora coperti dagli omissis, mentre in alcuni dei reati contestati “visibili” vengono fuori nomi di altri indagati per i quali “si procede separatamente”. Dunque l’inchiesta non può dirsi conclusa e promette ulteriori clamorosi sviluppi.

Al momento risultano indagati i gestori di patronati Franco Poeta, Giuseppe Galletta e Luigi Spignolo; gli avvocati Patrizia Cacioppo, Giuseppina Iaria e Roberta Pellicanò. Ancora, i medici Carlo Casile,Claudio Dispenzieri, Vincenzo Isola, Pietro D’Alessandro, Fabrizio Ciappina, Francesco Abramo, Roberto Calvo, Gian Placido De Luca, Claudio Mario Italiano, JamesCarmelo Scaffidi, Giovanni Pellegrino, Pippo Spatola, Alessandro Grippa, Antonino Trovato; i pazienti Michele Fonte, Aldo Giuttari, Barbara Immormino, Giuseppe Arrigo, Maurizio La Malfa, Domenico Mendolia, Carmela Puglisi, Pasqua Augliera, Santa Berenato, Carmelo Longo e Antonino Girone; i Consulenti del Tribunale Nicola Zanghì, Francesco Rando, AntonelloTommasini; il dipendente Inps Giovanni Siracusano.

 

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