De Luca alla nuova Giunta: “il protagonista devo essere io”, e “ridimensiona” Mondello e Musolino

di Palmira Mancuso – “Superata la fase della organizzazione, adesso c’è bisogno di cantieri e servizi”: così Cateno De Luca parlando degli obiettivi della “nuova” giunta, presentata stamattina a Palazzo Zanca. Un “ridimensionamento” per alcuni assessori come Mondello e Musolino, che guarda caso sono stati gli assoluti protagonisti nella fase del “lockdown del Sindaco” come  De Luca stesso ha definito la sua prolungata assenza dal Palazzo.

La prima novità è il ruolo di Carlotta Previti, che diventa vicesindaco al posto di Salvatore Mondello che, stante il linguaggio non verbale mostrato durante la conferenza stampa, accetta ma non di buon grado una decisione che il sindaco giustifica come mera reazione alle ultime polemiche scaturite dopo l’assegnazione di un posto bandito alla città metropolitana su cui è intervenuto il consigliere Alessandro Russo. Ma il “contentino” arriva con una delega ad hoc per il “Ponte sullo Stretto” che politicamente consente a De Luca un’apertura con quel centro destra che ne fa battaglia ideologica.

Quasi una sorta di ricompensa per “buona condotta” all’ex assessore Trimarchi, che rimane in qualità di esperto e affianca la neo assessora Laura Tringali che dichiara di voler “portare a termine il lavoro iniziato dal suo predecessore” (così almeno la città potrebbe capire cosa effettivamente ha prodotto uno degli assessorati più in ombra della giunta dal suo insediamento). Alla Tringali anche la delega per le Pari Opportunità tolta a Carlotta Previti, che con il movimento Lgbti+ messinese non ha mai avuto buon feeling.

Per non perdere l’abitudine degli annunci non seguiti da fatti, anche in tema assessori registriamo che non vi è stata alcuna delega per il giovane Salvatore Ingegneri: era stato il sindaco a proclamarlo “assessore post datato” nel comizio di Capodanno, dichiarando che a giugno avrebbe dovuto occuparsi di politiche studentesche e giovanili. Speriamo che il giovane ingegnere superi questa delusione, dopo sette mesi di attesa. Ma immaginiamo che il Sindaco con la sensibilità che lo contraddistingue, lo abbia avvisato prima di oggi.

Chi invece è certamente galvanizzato dal nuovo ruolo è Francesco Gallo, che non ha pensato due volte a rinunciare all’incarico nella partecipata ATM per tornare a vestire i panni di un assessorato che lo aveva visto protagonista con Genovese e chissà che non sia ancora in quella “quota”. E a proposito di “quote” sarà forse questa la motivazione per assegnare un incarico di Direttore Generale, annunciato per il prossimo 13 agosto in un’altra conferenza stampa in cui Cateno presenterà la relazione sul secondo anno di mandato. Un passo indietro rispetto ai propositi dichiarati durante la fase elettorale.

Quali saranno gli effetti di questo rimpasto è ancora presto per dirlo. Di certo l’unico ad avere reagito con “la pancia” è stato Scattareggia che probabilmente ha pagato con la sua poca disciplina e scarsa diplomazia, la megalomania del sindaco.  De Luca infatti ha detto a viso aperto agli assessori rimasti (e qui il dubbio su quanto resisteranno diventa voce che corre tra i corridoi) di andare oltre: nel senso che la loro azione “non deve essere protagonismo che si infrange con la megalomania del sindaco”. E se lo dice lui…

 

 

 

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