Servizio igienico-personale per gli studenti diversamente abili: Gioveni “la Regione risponde”

Il consigliere comunale Libero Gioveni esprime soddisfazione per gli ultimi aggiornamenti che arrivano dalla Regione Sicilia riguardo all’espletamento del servizio igienico-personale per gli studenti diversamente abili nelle scuole e il futuro degli addetti locali.

“Un’ottima notizia finalmente giunge da Palermo – dice Gioveni – per queste figure che, unitamente agli ASACOM, svolgono un preziosissimo servizio di assistenza per i nostri “ragazzi speciali” nelle scuole, per i quali purtroppo il CGA aveva disposto di adeguare anche in Sicilia la legge nazionale secondo cui questo servizio debba essere prestato dal personale ATA (ex bidelli)”.

La Giunta Regionale – spiega l’esponente del civico consesso – ha esitato una delibera con la quale dà mandato ai sindaci dei vari comuni siciliani e ai sindaci metropolitani di continuare a garantire il servizio come sempre, ossia appunto con queste preziose figure.

Sono felice di questa notizia e molto soddisfatto – aggiunge – avendo seguito sempre da vicino questi servizi delicati rivolti ai ragazzi disabili e alle loro famiglie, perché una ipotesi diversa avrebbe rappresentato una ingiustizia bella e buona non soltanto per questi lavoratori, ma anche per questi stessi ragazzi che vengono seguiti con grande amore e professionalità.

Adesso – avverte il consigliere – la palla passa al sindaco De Luca, nella doppia veste di sindaco di Messina e della Città Metropolitana (e a cui faccio appello) al fine di dare ampie garanzie sia ai lavoratori della Messina social city per quanto attiene il servizio da garantire nelle scuole elementari e medie, sia ai lavoratori delle cooperative dell’ex Provincia che gestiscono il servizio nelle scuole superiori, ai quali va la mia piena solidarietà per i vari sit in e viaggi della speranza effettuati a Palermo.

Anzi, mi auguro – conclude – che, così come avevo evidenziato e richiesto al sindaco metropolitano De Luca in una mia interrogazione del 24 aprile scorso, che anche nell’ambito della Città Metropolitana il servizio possa essere internalizzato così come avvenuto al Comune di Messina con la costituzione della Messina social city per la quale mi sono battuto per anni e che di fatto ha cancellato il vecchio e spesso marcio sistema cooperativistico”.

 

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