Accoltellato domenica a Los Angeles, parla il fratello del regista messinese Gianfranco Serraino

Gianfranco Serraino, immagine dal profilo facebook

di Michele Bruno – Domenica sera, intorno alle 22, Il regista messinese Gianfranco Serraino, è stato ucciso con una coltellata, infertagli da un uomo ancora attualmente ricercato. Serraino era uno di quei messinesi che facevano conoscere la nostra città nel mondo: aveva lavorato a una fiction di grande successo come “La Piovra 6″ ed era stato definito come uno dei più interessanti autori di documentari sulla scena internazionale. Quando è deceduto si trovava in un appartamento di Los Angeles, a Van Nuys, distretto della città californiana degli Stati Uniti, al civico 13400 di Valerio Street.

In un primo momento la polizia americana aveva ipotizzato che ad ucciderlo, durante una lite, fosse stato un amico che condivideva con lui l’appartamento. A dare per prima la sconvolgente notizia è stata Lys Sparrow, amica di Gianfranco, in un post su Facebook. Dopo, la notizia era stata battuta da “Los Angeles Cbs local”.

“Da quello che abbiamo appreso finora non si e’ trattato di un evento avvenuto al culmine di una lite”.  ha chiarito Giorgio Serraino, fratello minore, ripercorrendo quella che e’ stata l’ultima giornata di Gianfranco. “Il ricercato e’ una persona estranea alla casa – ha detto, smentendo le prime notizie –  noto per problemi psichici“.

 

Un solo colpo al petto, ma fatale per Serraino: “L’esito tragico che ha coinvolto Gianfranco – spiega ancora il fratello – sembra dunque essere avvenuto in circostanze completamente accidentali. Restiamo in attesa di maggiori informazioni da parte della Farnesina, soprattutto attendiamo di sapere se le autorità americane saranno in grado di rintracciare l’assassino di nostro fratello, attualmente fuggitivo”.

Il regista, considerato anche un ottimo fotografo, aveva iniziato la sua carriera in Italia e aveva lavorato 9 anni a Parigi, poi a Londra. Aveva lasciato Messina all’età di 18 anni. Nel 2007 si trasferisce a Los Angeles, dove, col supporto di Tony Brandt, aiuto regista di Francis Ford Coppola, raggiunge Hollywood. Il suo sogno. Non aveva però mai dimenticato la Sicilia, spesso al centro della propria opera. A Messina, ad esempio, aveva realizzato un mediometraggio sulla caccia al pescespada. Nella città californiana nel 2014 si era poi sposato, e con la moglie faceva spesso ritorno in Europa per collaborare a diversi progetti legati al mondo dello spettacolo. Lascia a Messina i fratelli Giorgio, Gabriella e Rosa Maria, mentre a San Francisco vive un secondo fratello, Pierluigi.

Amante degli animali e difensore dei loro diritti, Gianfranco condivideva la propria casa, oltre che con la moglie, con il gatto Nello e con il Barboncino Cozy. Si preoccupava molto anche per la questione ambientale, tema del suo documentario “Red ash: burning rights“, una denuncia sui danni per la salute e l’ambiente causate dall’uso del carbone come fonte di energia.

Serraino aveva ricevuto diversi premi come riconoscimento del suo lavoro come accaduto in occasione del festival Internazionale di Tolone nel 1997 ed al Festival dell’acqua di Verviers in Belgio nel 2007.

L’amica Lys Sparrow, commossa per la perdita, lo racconta così, a tutti, nel suo post “Gianfranco amava la moda, il buon cibo, i vini pregiati e la vodka! Amava discutere di culture e storia, ma soprattutto amava guardare e parlare di film!”.

Domenica 27 settembre sarà organizzato un evento in memoria del regista defunto, a Point Dume, Malibu’, dove la vittima avrebbe dovuto girare un servizio fotografico. A darne notizia è sempre Sparrow, nello stesso post.

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