Scuole chiuse o aperte a Messina? il consigliere Russo chiede l’intervento del Prefetto

Se alcune scuole hanno già dato disposizone per la Dad ai genitori, resta l’incognita su quanto accadrà domani mattina ai cancelli delle primarie messinesi. Posto che non vi è alle 14 alcuna comunicazione ufficiale da parte del sindaco, si registra un intervento del consigliere comunale del Pd Alessandro Russo che ha indirizzato una lunga lettera alla Prefetto Librizzi, chiedendo un’ autorevole e definitiva parola, volta “a sospendere o revocare il provvedimento, che appare illegittimo e sproporzionato rispetto agli obiettivi che intenderebbe porsi”.

Ecco il testo integrale della missiva:

si rincorrono in questi ultimi giorni comunicazioni provenienti dal Sindaco di Messina, Cateno De Luca, che avrebbe intenzione di emanare un’ordinanza contingibile e urgente che – richiamando la nota nr. prot. 127792/20 del 06.11.2020 a firma del del dott. Carmelo Crisicelli, Commissario territoriale per il Covid-19 di ASP Messina – prolungherebbe la chiusura delle scuole della Città di Messina fino a mercoledì 11/11/2020.

Sulla base del disposto normativo vigente in tema di contrasto al Covid-19, si chiede a Sua Eccellenza e a codesta Prefettura UTG di porre in essere tutte le iniziative di persuasione e sul Sindaco al fine di impedire il completamento l’iter o, dovesse l’ordinanza essere effettivamente emanata nella data di oggi, di procedere alla sospensione o alla sua revoca.

E’ infatti noto che l’art. 3, comma 2, del D.L. 19/2020 esplicita che: “I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statati, né eccedendo i limiti di cui al comma 1”. In tale quadro, pertanto, spetterebbe al Sindaco la sola integrazione della disciplina che è fissata a livello nazionale – o regionale, nel caso di specie, trattandosi di scuole – senza poter derogare alla stessa, a pena di inefficacia.

Inoltre, Eccellenza, il D.L. 33/2020, di recente modificato dal D. L. 125 del 07/10/2020 dettaglia specificamente il procedimento da seguire per effettuare gli eventuali ulteriori interventi restrittivi rispetto alle discipline nazionali: “(…) La Regione, informando contestualmente il Ministro della Salute, può introdurre misure derogatorie restrittive rispetto a quelle disposte dai sensi del medesimo art. 2, ovvero, nei soli casi e nel rispetto dei criteri dai citati decreti”.

A tale quadro, dal quale emerge chiaro come il potere di ordinanza in tema di misure derogatorie e restrittive rispetto al quadro nazionale siano di esclusiva competenza delle Regioni – fatta eccezione le misure relative alla chiusura in orari anticipati di strade e spazi pubblici dei singoli comuni – si deve infine aggiungere che il Sindaco di Messina poggia le sue ordinanze di chiusura e prolungamento della chiusura delle scuole cittadini su due note poco sopra richiamate emanate dal Dott. Crisicelli, Commissario per l’emergenza Covid19 di ASP Messina. In entrambe le note, tuttavia, i dati relativi ai contagi verificatisi nelle scuole cittadine non appaiono documentati e sono genericamente richiamati, non dandosi evidenza dell’effettiva esecuzione di tutte le possibili attività che il Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità nr. 58/2020 pure prevedono nei casi di emersione di casi di contagio nelle scuole. Vi si legge invece una mancanza di dati, generiche affermazioni su un rischio che appare difficilmente controllabile e valutazioni che non danno in alcun modo evidenza scientifica di quanto è previsto dalle Linee Guida del citato Rapporto ISS 58/2020. Sulla base di queste affermazioni pur autorevolmente contenute nella nota dell’ASP nr. 0124916/20 del 30/10/2020, nella quale si riferiva che: “al fine di tracciare compiutamente tutti i contatti stretti e contenere la diffusione del virus… si propone (…) la sospensione dell’attività didattica nelle scuole del territorio comunale dal 31/10/2020 al 08/11/2020”, le attività scolastiche nella città di Messina sono state sospese, interrompendo la possibilità della frequenza in presenza per gli studenti delle scuole primarie e delle scuole medie, che pure sono assicurate in tutta l’Isola e nel resto d’Italia, persino nelle c.d. “aree rosse”, infliggendo a costoro una penalizzazione grave e ingiustificata del diritto allo studio, tutelato il più possibile dalle norme nazionali più recenti.

Desta, ancora, grande stupore e sbigottimento che la stessa ASP Messina, sempre a firma del Commissario per l’emergenza Covid-19, ancora con una nota, nr. prot. 127792/20 del 06.11.2020, continui a riferire un quadro non chiaro nei dati di supporto, né sul numero dei contagi, né sui luoghi scolastici in cui tali contagi siano avvenuti, né sul numero dei tracciamenti eseguiti fino a quella data, né, infine, senza dare evidenza di aver seguito le previsioni del Rapporto ISS nr. 58/2020, che – lo si ricorda allo scrivente solo a mero titolo di comprensione della presente – non prevede una generalizzata chiusura delle scuole di un intero Comune, bensì forme di contenimento da eseguire partendo dal livello unitario, ossia le singole classi, per poi – in casi di rischio evidente – salire di grado fino alla eventuale chiusura dell’intero plesso scolastico, e – ancora una volta si ricorda – fornendo le evidenze scientifiche ed empiriche alla base di questi provvedimenti che comunque si ritengono estremi. Orbene, come si possa chiedere “prudenzialmente” la chiusura generalizzata di tutte le scuole cittadine senza citare dati, esempi, prove fattuali della diffusone del contagio mentre ci si rifugia nella generica “prudenza” o nel generico “rischio di diffusione del contagio” appare allo scrivente esorbitante e sproporzionato. Occorrerebbe, piuttosto, che ASP Messina facesse accurati studi sulle singole scuole, circoscrivendo a ogni singolo plesso scolastico le misure necessarie a contenere la diffusione del contagio, operazione della quale non vi è alcuna evidenza nella ultima nota sopra citata del 06.11.2020. Agire in tal modo, unica realtà siciliana in tal senso, appare sproporzionato, irragionevole e soprattutto lesivo del costituzionale diritto allo studio degli studenti primari e secondari inferiori, che viene tutelato primariamente persino nelle regioni italiane rientranti nelle c.d. “aree rosse”.

Alle sopra esposte motivazioni, appare utile aggiungere in questa sede che, stando ai dati ufficiali comunicati dalla Regione Siciliana, la media giornaliera dei casi di positività al Covid-19 registrati a Messina e nella sua Città Metropolitana è di 76,4, pari a un rapporto media giornaliera su popolazione residente di 0,000123. In totale, ancora, il rapporto di casi totali sulla popolazione residente è pari a 0,00412. Da questi dati, Messina è in ottava posizione in Sicilia, ben distante dalla prima, che è Ragusa, che ha un rapporto casi totali di positività su popolazione residente di ben 0,00802. Ebbene, né a Ragusa, né in tutte le altre città capoluogo siciliane, pur essendo in condizioni di diffusione de contagio più alte della città di Messina, sono state chiuse le scuole indistintamente. Laddove le scuole sono state chiuse, è avvenuto solo dopo attenta e scrupolosa applicazione delle Linee Guida dell’ISS, riportate dal già citato Rapporto nr. 58/2020, e certo valutando caso singolo per caso singolo, certo non con chiusure generalizzate, come sproporzionalmente e in maniera esorbitante suggerisce ASP Messina e come il Sindaco si premura di eseguire con ordinanza contingibile e urgente.

Eccellenza, alla luce delle sopra esposte motivazioni, chiedo un Suo autorevole e pronto intervento sul Sindaco della Città di Messina e sui dirigenti di ASP Messina affinché in tempi brevissimi possano, in un tavolo tecnico sotto la Sua egida, stabilire quali e quanti siano gli effettivi rischi di contagio presso le scuole messinesi, quali graduali misure di prevenzione debbano essere applicate, singola scuola per singola scuola così come prevede il Rapporto ISS nr. 58/2020 e infine consentire la riapertura delle scuole cittadine come da previsioni normative nazionali e regionali, ossia da lunedì 9/11/2020, ristabilendo serenità alle famiglie messinesi e agli studenti coinvolti e normalità agli operatori scolastici cittadini, che da giorni devono programmare e riprogrammare senza una linea guida chiara le attività didattiche in tempi strettissimi e con modalità che cambiano da un minuto all’altro, di fatto rischiando di compromettere ulteriormente la qualità del diritto allo studio degli studenti messinesi.

Laddove il Sindaco di Messina dovesse emanare l’ordinanza che ancora una volta estende le chiusure scolastiche sin al giorno 11/11/2020, chiedo inoltre un Suo autorevole intervento volto a sospendere o revocare il provvedimento, che appare illegittimo e sproporzionato rispetto agli obiettivi che intenderebbe porsi.

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