Stamane visita a Palazzo Zanca del nuovo comandante della Brigata “Aosta” Bertoncello

 

Il Sindaco Cateno De Luca insieme all’Assessore ai Rapporti con le Forze Armate Salvatore Mondello ha ricevuto oggi pomeriggio a Palazzo Zanca il nuovo comandante della Brigata Meccanizzata “Aosta”, generale Giuseppe Bertoncello.

L’alto ufficiale proveniente dallo Stato Maggiore della Difesa è subentrato lo scorso 11 settembre al generale Bruno Pisciotta, che ha lasciato il comando della Brigata Aosta dopo due anni di attività a Messina, per ricoprire un prestigioso incarico a Roma presso lo Stato Maggiore dell’Esercito.

Al di là di un incontro cordiale e di scambio di saluti istituzionali è stato un momento ha evidenziato il Sindaco – per ribadire ancora una volta i rapporti di collaborazione con i militari della Brigata Aosta testimonianza di quanto l’Esercito Italiano sia sempre pronto a collaborare in maniera sinergica a fianco dell’Amministrazione comunale in particolari situazioni di necessità attraverso interventi che l’Esercito ha sempre fatto e continuerà a fare in ambiti di Protezione civile e soprattutto in questo momento particolare che il Paese sta attraversando a causa dell’emergenza epidemiologica”.

La particolare sinergia già avviata tra l’Amministrazione e la Brigata Aosta – ha ribadito l’Assessore Mondello – ha consentito infatti a contenere allo stato attuale i rischi della diffusione del Coronavirus grazie alle specifiche competenze che l’Esercito ha nel settore della medicina preventiva e dell’igiene ambientale per garantire alla collettività la salubrità ambientale attraverso l’impiego di mezzi e materiali in dotazione alla Forza Armata per igienizzare infrastrutture cittadine. Auspico il proseguimento del percorso di collaborazione in quanto è lavorare insieme in maniera efficace a fare la differenza”.


Al termine della visita il Sindaco De Luca nel formulare gli auguri di buon lavoro ha donato al generale Bertoncello il crest con lo stemma della Città e il volume “Viaggiatori a Messina. Diari, spunti e noterelle di visitatori della città del Peloro” di Felice Irrera.

 

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