San Frareau o san Frareu? Come si traduce il nome della città di San Fratello in gallo-italico?

di Salvatore Di Bartolo – San Fratello, centro montano di poco più di 3000 mila abitanti immerso nel suggestivo scenario del Parco dei Nebrodi, è una ridente cittadina nota per l’unicità delle sue tradizioni e l’immenso patrimonio storico e culturale rimasto intatto nei secoli. Una delle peculiarità della città di San Benedetto il moro che più affascina i non sanfratellani è senza dubbio la singolarità della lingua parlata dalle sue genti, il gallo-italico. Lingua particolarissima e fortemente dissimile dal siciliano parlato nel resto della Sicilia, il gallo-italico presenta contaminazioni derivanti dalla lingua francese ma non solo, vista l’eterogeneità dei popoli che a San Fratello si sono stanziati nel corso dei secoli. In esso, è infatti possibile riscontrare tracce di piemontese, ligure, lombardo, emiliano e, per l’appunto, di francese provenzale.

Insegna in gallo-italico “Piazza Monumento”

La sopra citata particolarità della lingua gallo-italica fa sì che spesso e volentieri sorgano attorno ad essa delle vere e proprie dispute tra i cultori della lingua Sanfratellana.

Una su tutte: il nome di San Fratello in lingua gallo-italica si traduce “San Frareau” oppure “San Frareu”? Innanzitutto partiamo col dire che non esiste una risposta universalmente accettata da tutti i Sanfratellani, infatti, vi sono due diverse correnti di pensiero in contrasto tra loro: una che propende per la prima soluzione, un’altra che predilige invece la seconda.

Prof. Antonino Scavone

Tra chi crede che San Fratello in lingua gallo-italica si traduca con il termine “San Frareau” vi è il prof. Antonino Scavone, autore del libro “P n’ m scurder u sanfrardèan” (Per non dimenticare la lingua Sanfratellana), che chiarisce così la sua linea: “A mio modesto parere nello scrivere le parole in dialetto sanfratellano contenenti “eau” come caveau (cavallo), beau (bello), meau (male), Frareau (Filadelfio), capteau (capitale), seau (sale e cancello) si dovrebbe tenere presente soprattutto l’orecchiabilità, preferendo la parlata alla scrittura. Data l’origine gallo-italica dalle parole francesi “eau, beau, chapiteau, chapeau”, ecc. non scriverei “caveu, beu, meu, Frareu, capiteu, seu”.

prof. Pino Foti

Chi invece la pensa in maniera diversa dal prof. Scavone, è il prof. Pino Foti, che ritiene invece che: “la forma preferibile per la denominazione dialettale di San Fratello è “San Frareu”, perché rispecchia la sequenza dei foni del nome proprio “Frareu”, letteralmente ‘Filadelfio’, con i fratelli Alfio e Cirino, uno dei tre santi martiri protettori del paese. Sul piano storico, si tratta dello sviluppo dell’etimologico PHILADELPHOS che genera la forma San Filadelfo. Questa, incrociandosi con il latino *FRATELLU, dà luogo a sviluppi del tipo Filadello, Fladello che precedono il siciliano San Frareddu e il galloitalico San Frareu. Anche le altre parole siciliane in -eḍḍu trovano nel sanfratellano la stessa corrispondenza (es. sic. ciaraveḍḍu, sfr. ciarveu ‘capretto’; sic. carrateḍḍu, sfr. carrateu ‘caratello’; sic. surfareḍḍu, sfr. surfareu ‘fiammifero’, sic. rumaneḍḍu, sfr. rumaneu ‘cordicella’ ecc.)”.

“Per completezza, è opportuno aggiungere” – prosegue Foti – “che la scrittura Frareu concorre, con forme del tipo “*Frareau”, spiegabili come effetto di analogia con le parole che continuano il segmento -ĔLLU(M) del latino. Queste sviluppano regolarmente Ĕ nel dittongo [-jε-] (es. anièu ‘anello’, martièu ‘martello’, rastrièu ‘rastrello’, capièu ‘cappello’ ecc.) che alcuni parlanti percepiscono quale dittongo discendente, con conseguente indebolimento della (semi)vocale posta fuori d’accento che non giunge, tuttavia, alla vocale centrale bassa”.

“Scrivono San Frareu” – conclude il prof. Foti – gli studiosi sanfratellani Luigi Vasi, Benedetto Rubino e il professore Salvatore Riolo, associato di Linguistica Italiana, ora in pensione, all’Università di Catania. È significativo che scrittori colti, nonché insigni studiosi, abbiano usato univocamente la scrittura -eu”.

Intanto nelle insegne ufficiali (motivo di confronto con qualche polemica) che danno il benvenuto a San Fratello, si continua a scrivere “San Frareau”.

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