Ztl e parcheggi gratuiti, Sindacati, lavoratori Atm e Consiglio Comunale contrari

di Michele Bruno – E’ andata oggi in scena una seduta della I-II Commissione congiunta (qui lo streaming) in cui si è discusso della questione riguardante la gratuità delle Ztl decisa dall’Amministrazione da tempo, con diverse delibere di Giunta, e della cassa-integrazione dei 64 dipendenti che si occupavano del controllo della sosta e dei pagamenti.

I Sindacati uniti, contestano da tempo la misura, che ha praticamente messo in un limbo i lavoratori, e adesso ne chiedono il ritiro. Erano infatti presenti assieme agli stessi lavoratori.

Presenti in aula anche, oltre ovviamente ai consiglieri membri di Commissione, e al Presidente della stessa, Libero Gioveni, il Presidente di Atm Pippo Campagna e, arrivato a discussione iniziata, l’Assessore Francesco Gallo, con delega ai rapporti con Atm.

Michele Barresi

Michele Barresi, Segretario di Uiltrasporti interviene contestando sia le motivazioni politiche che stanno alla base della scelta, ma soprattutto la problematica dei lavoratori. La scelta, secondo Barresi, “porta ad un ammanco annuale di circa 3 milioni nelle casse di Atm e in altre città non è stata presa una iniziativa del genere a discapito dei lavoratori”. I lavoratori perderebbero attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, secondo il sindacalista, 672 euro al mese tra stipendio e contributi. L’obiettivo di Uil è però non l’integrazione dell’ammortizzatore sociale, ma il reintegro al lavoro.

Mariano Massaro

Secondo Mariano Massaro di Orsa, questa integrazione è possibile e legittima, a norma di legge, “infatti – spiega – è stata fatta in molti comuni senza nessun danno erariale“. Il danno erariale era stato indicato, chiarisce “dal Segretario Generale del Comune, mentre inizialmente Sindacati, Comune e Azienda erano d’accordo a garantire l’integrazione”. Ma Massaro afferma “nessun giornalista dica che cerchiamo il sussidio, siamo qui per chiedere le riattivazioni delle soste a pagamento e il reintegro dei lavoratori”. Conclude “Ci chiediamo se piuttosto, in un momento in cui ovunque si riapre tutto, non sia creare un ammanco nelle casse di Atm e lasciare a casa 64 lavoratori un danno erariale, chiediamo risposte non solo dall’Amministrazione, ma anche dal Segretario Generale”.

Intervengono anche Lillo Sturiale di Faisa Cisal, e Giuseppe Giallanza di Ugl.

Il Consigliere comunale Salvatore Sorbello, di Ora Messina, definisce la decisione “irrazionale, in quanto gli stessi cittadini sono inferociti, perché non trovano nemmeno più parcheggio. Ora ci sono persone che lasciano l’auto non per qualche ora, ma tutto il giorno, impedendo anche ai residenti, che avrebbero il pass, di trovare posto”. E aggiunge con ironia “Tra Ztl chiuse e le prossime isole pedonali come si dovrà circolare? Forse state preparando il Tram volante?”. Denuncia alla fine “avete preso delle persone che facevano un altro lavoro e li avete messi negli autobus a fare i controlli”. E conclude che si poteva fare al massimo una scontistica, piuttosto che una totale sospensione.

Nino Interdonato di Sicilia Futura, soggetto politico tra i primi promotori, chiarisce che “il provvedimento era motivato in pieno lockdown ed in seguito nelle zone rosse, quando lasciare a casa i lavoratori poteva essere una disposizione di sicurezza. Adesso vanno ripristinati i parcheggi a pagamento”.

 

 

Cristina Cannistrà afferma invece che il M5S “continua a non comprendere le scelte di questa amministrazione”. Secondo il consigliere pentastellato la scelta “danneggia tutti, persino i commercianti, che in un primo momento erano favorevoli, perché gli acquirenti restano imbottigliati nel traffico e decidono di non fare più compere”. Per Cannistrà “gratuito non significa che non paga nessuno, perché le soste sono pagate con le casse del Comune, con un risparmio irrisorio per i cittadini” e aggiunge “i lavoratori delle soste hanno anche la qualifica di ausiliari del traffico da diverso tempo, e si parla sempre delle annose carenze di personale della Municipale. Che senso ha farli stare a casa?” Chiede per ultimo un incontro d’aula con il Segretario Generale affinché chiarisca i motivi del presupposto danno erariale.

 

Per Antonella Russo (PD) “Atm è sorda nei confronti di cittadini, commercianti e lavoratori”. E “l’Amministrazione – dice – si contraddice perché prima dice di voler incentivare il mezzo pubblico, poi incentiva il mezzo privato”.

 

 

 

Assessore Francesco Gallo

L’Assessore Francesco Gallo, dopo un excursus storico sul problema delle assunzioni dei dipendenti Atm, difende le scelte dell’Amministrazione, e dopo aver chiesto ai consiglieri il motivo per cui non sia stato invitato Salvatore Mondello, estensore della delibera, spiega che l’intento era “di evitare, in piena pandemia, gli assembramenti sui mezzi pubblici, e permettere di diminuire il numero dei fruitori dei bus, come scelta emergenziale per evitare i contagi”. Per Gallo “triplicare in poco tempo il numero dei mezzi pubblici sarebbe estremamente difficile”.

 

L’Assessore infine chiarisce il significato delle parole del Segretario Generale, che non è intervenuto in quanto non presente, sul danno erariale “il Comune non può corrispondere una integrazione economica per dare al lavoratore, nella somma, il corrispettivo di quanto percepivano prima, sarebbe come ammettere che il Comune ha procurato un danno ai lavoratori, che si deve impegnare a ripagare”.

 

Pippo Campagna, Presidente Atm

Il Presidente Campagna difende invece l’operato di Atm: “noi dobbiamo attenerci alle decisioni dell’Amministrazione, abbiamo prodotto in questi anni 120 assunzioni, anche grazie agli introiti dell’azienda stessa, e aumentato il parco mezzi. Abbiamo cercato e stiamo cercando di reimpiegare gli operatori precedentemente impiegati nelle soste in altro, di più non potevamo fare”.

 

Felice Calabrò, (PD) in un intervento scoppiettante e sarcastico, ricorda come la Ztl a Torre Faro, cui Atm pensava di destinare alcuni operatori, a detta di Campagna stesso, non è stata possibile per l’approvazione dell’isola pedonale. Questa, incalza Calabrò, è stata “voluta proprio dalla Giunta Comunale” e chiosa “Facciano pace col cervello, decidono                                                                               una cosa e poi ne fanno una opposta”.

Adesso bisognerà capire se con Sindacati e Consiglio che appare contrario in maniera unanime, almeno stando agli interventi dei presenti, ci sarà una rivalutazione della misura. Soprattutto al momento che adesso siamo in una fase pandemica diversa, in cui il Governo ha deciso di spingere per tornare alla normalità, e contagi, ricoveri e decessi diminuiscono grazie alla campagna vaccinale e alle nuove cure.

 

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