Mozione all’Ars di Laccoto per definire le controversie tra i comuni di San Fratello ed Acquedolci

foto: Turrisi

di Salvatore Di Bartolo – “Definire i rapporti patrimoniali e finanziari irrisolti tra i Comuni di San Fratello e Acquedolci per risolvere una questione che si trascina ormai da più di 50 anni e, soprattutto, per placare le tensioni istituzionali tra le due amministrazioni locali”. È questa la motivazione alla base della mozione presentata all’Ars dal deputato regionale e primo cittadino di Brolo Giuseppe Laccoto e sottoscritta poi anche dagli altri deputati messinesi sia di maggioranza che d’opposizione.

Con tale mozione, il Governo Regionale si impegna “ad assumere immediatamente gli atti di competenza al fine di pervenire alla definizione dei rapporti patrimoniali e finanziari tra i comuni di Acquedolci e San Fratello, scaturenti dal Decreto del Presidente della Regione Siciliana del 15 marzo 2011, e all’assegnazione mediante piano di riparto delle somme quantificate, con oneri a valere sul fondo globale per le autonomie, per un importo di un milione e 25mila euro”.

Si tratta di somme spettanti al Comune di Acquedolci per la cessione di circa 850 ettari di terreni boschivi nell’ambito della definizione dei rapporti patrimoniali con il comune di San Fratello al momento dell’ottenimento dell’autonomia amministrativa di Acquedolci, nel 1969.

 “È un intervento dovuto e indispensabile al fine di sanare una questione annosa che ha strascichi giudiziari e mina la serenità e i rapporti istituzionali tra due comuni”, questa la conclusione di Giuseppe Laccoto.

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