Ponte sullo Stretto: il “si” ad un odg alla Camera fa “molto rumore”

La parola “ponte” non c’è, ma nel testo dell’ordine del giorno approvato alla Camera, il riferimento è chiaro. Il governo si è impegnato a realizzare un collegamento stabile, veloce e sostenibile, estendendo la rete dell’alta velocità fino alla Sicilia.

A presentare l’ordine del giormo è stata la deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, ex ministra per le Pari opportunità nel Governo Berlusconi II e nel Governo Berlusconi III ed ex ministra dell’Ambiente del Governo Berlusconi IV. Odg poi presentato anche da Fdi e approvato.

La storia infinita del Ponte, rispolverato in occasione del Recovery Plan che però prevede tempi inconcilibili con la realizzazione di quest’opera, adesso riparte impegnando il governo a «ad adottare le opportune iniziative» per «individuare le risorse necessarie per realizzare un collegamento stabile, veloce e sostenibile dello Stretto di Messina estendendo, così, la rete dell’alta velocità fino alla Sicilia».

Tuttavia, mettendo in seguenza i vari tentantivi che nell’arco di 50 anni sono stati realizzati, con un dispendio tale di somme che fanno già del Ponte una grande incompiuta, è probabile che il dato politico sia più rilevante di quello fattuale.

E certamente dall’Aula esce un centrodestra “cementificato” a Sud, con Forza Italia-Lega-Fdi, che ha trovato nel viceministro alle Infrastrutture e mobilità sostenibili Alessandro Morelli che ha ribadito: «Adesso il Governo dovrà reperire le risorse necessarie per mettere a terra il progetto».

 

 

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