Libraio oppositore multato: Rete 34+ “vicenda inquietante, uso intimidatorio della comunicazione”

“La vicenda che vede coinvolto il cittadino Renato Ciraolo, aperto oppositore del Sindaco De Luca in materia di politiche urbane, promotore del movimento dei librai di Piazza del Popolo, che è stato pedinato il giorno stesso in cui si è tenuta una manifestazione, ripreso nell’atto di conferire dei rifiuti in un regolare mastello e sbattuto sulla pagina Facebook del Sindaco come esempio di “zozzone”, con chiare allusioni all’identità della persona ed esibizione dell’indirizzo di casa, è tanto vomitevole quanto inquietante.” A sottolinearlo in una nota gli esponenti di Rete 34+

“Le violazioni dei diritti fondamentali alla riservatezza, rigorosamente tutelati dall’attuale legislazione, appaiono evidenti. Ma a sconcertare maggiormente è l’uso intimidatorio della comunicazione, delle telecamere e delle sanzioni amministrative per attaccare, intimidire e limitare le opposizioni. Va da sé che si tratta di un comportamento che ha precedenti illustri nella storia nazionale del dopo-guerra così come in quella dei regimi autoritari.

L’uso di telecamere fisse e mobili, insieme a un sistema organizzato di delazione che da qualche tempo fa anche uso di “taglie”, ossia di ricompense economiche messe a disposizione dei delatori dal magnate De Luca (ossia di colui che dichiara un milione l’anno di redditi personali e che può dunque affrontare i processi e le cause civili e penali con estrema noncuranza) combinano il controllo istituzionale, quello sociale e quello politico-personalistico, creando una miscela socialmente e giuridicamente insostenibile.

Comprendiamo che le altre istituzioni, a partire dalla Prefettura, seguano considerazioni proprie e imperscrutabili per orientare le proprie azioni e giudizi. Ma resta il fatto incontrovertibile – conclude la nota –  che la loro assenza e silenzio su vicende di questo genere contribuiscono a incrementare la sfiducia di quella vastissima parte di cittadinanza che di certi comportamenti politici non si compiace. E che non può che lamentare la latitanza e la complicità dei contrappesi istituzionali. Ciò, peraltro, che rende necessario, spontaneo e inarrestabile la continua organizzazione di pratiche resistenti di cittadinanza attiva volte a contrastare il nuovo gerarca e il suo sistema di spionaggio”.

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