Classifica Ecosistema Urbano, controreplica Ialacqua: “non ce la fanno proprio a rispondere con civiltà”

di Michele Bruno – «Non ce la fanno proprio».

E’ così che esordisce Daniele Ialacqua nella sua controreplica a Carlotta Previti su quello che ormai è diventato il caso della Classifica delle Città italiane migliori nell’ambito dell’Ecosistema Urbano, dove Messina è risultata 101esima.

Qui il post precedente di Previti, da cui si può risalire anche alla prima replica di Ialacqua.

Questa l’intera controreplica, che è possibile leggere anche sul post del profilo Facebook personale dell’Ex Assessore all’Ambiente. 

«Niente, non ce la fanno proprio a replicare in maniera civile e gentile.
La risposta della vicesindaca PREVITI non sfugge infatti allo stile deluchiano: sgradevole, rancorosa, sgarbata.

Non essendo in grado di scendere al livello a cui l’assessora vuole portare la discussione (le sue rancorose accuse sulla mia persona e sul mio impegno da ambientalista e da amministratore si commentano del resto da sole) mi permetto semplicemente di ricondurre la discussione sul tema, che è l’esito dell’indagine di Ecosistema urbano che vede Messina perdere 17 posizioni dal 2018 al 2021 arrivando al 101esimo posto su 105.
 Su questo avete qualcosa di intelligente da dire invece che arrampicarvi sugli specchi e cambiare discorso?

Tornando all’imbarazzante replica della vice sindaca, visto che ho fatto 8 osservazioni alla prima nota deluchiana e considerato che l’assessora replica solo a 4 osservazioni, dò per scontato che il 50% delle mie osservazioni sono condivise.
Per il restante 50% mi permetto di osservare che:

1) RACCOLTA DIFFERENZIATA: è errato fare paragoni sul livello della raccolta differenziata tra oggi ed il 2017 quando non era ancora operativa Messinaservizi e non si potevano fare gli investimenti che loro oggi, grazie alla nuova società, hanno potuto fare;
È inoltre errato il dato della differenziata citato dalla Previti: il 12.1% non è del 2017 ma del 2016, visto che i dati di ecosistema urbano si riferiscono all’anno precedente (niente, non ce la fanno);

l’assessora infine ammette che oggi la raccolta differenziata non è al 60%, come viene sbandierato dal suo sindaco e dalla sua collega al ramo, ma al 34,94% di media annuale (certificato da chi?) confermando indirettamente quello che affermavo io.

Delle proiezioni della differenziata da parte dell’amministrazione non sappiamo invece che farcene visto che sono puntualmente smentite quando escono i dati certificati;

2) RIFIUTI: è errato continuare ad insistere che la raccolta differenziata ha inciso sulla riduzione della produzione pro capite dei rifiuti, non c’entra assolutamente niente e, come assodato a livello nazionale, nel 2020 il calo rilevato della produzione dei rifiuti è dovuto alla pandemia;

3) ACQUA: è errato, anzi fuori di testa, attribuire a me ed alla giunta Accorinti la crisi idrica del 2015 causata, come sanno tutte/i tranne la vice sindaca, da una frana nel catanese; continua ad essere errata l’affermazione che l’aumento delle ore di erogazione dell’acqua, degli allacci ufficiali e del presunto miglioramento della qualità dell’acqua abbia fatto diminuire i consumi idrici pro capite, è anzi una contraddizione in termini;

4) VERDE URBANO: i mq di verde per abitante aumentano se aumentano gli spazi verdi.
Considerato che gli spazi verdi non sono aumentati è logico pensare che il registrato aumento sia dovuto ad una diminuzione della popolazione che secondo i dati ISTAT è passata dai 234.293 dell’1 gennaio 2018 ai 225.546 del 2021!

Concludendo: non ce la fanno proprio».

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