“Paramassi non paraca**i”, Angela Raffa denuncia insulti sessisti del Sindaco nei suoi confronti

di Michele Bruno – E’ intervenuta indignata sul suo profilo Facebook la deputata della Camera del M5S Angela Raffa. Ciò che l’ha scossa è un video del Sindaco di Messina, Cateno De Luca, in cui quest’ultimo rispondeva a Raffa sulle condizioni e lo stato del progetto per una galleria paramassi sul tratto di statale 114 che passa da Capo Alì, su cui costantemente franano sassi dal costone.

Angela Raffa replica al Sindaco riportando il video (qui) con cui il Sindaco le rispondeva in modo “ironico” e le parole da lui riferite in quello stesso video, e lo accusa di sessismo.  

« “Allora Angela, scusa un attimo ahh ho capito, Angela Raffa dice che c’è pronto un progetto per fare la galleria paramassi, non paracazzi, p-a-r-a-m-a-s-s-i”.
Così si esprime nei miei confronti non ‘fragolone86’, non l’odiatore da social o la terza fila della politica, non il consigliere di qualche piccolo comune.
Questo è il modo di esprimersi pubblicamente, come manco nelle peggiori osterie, del Sindaco della Città Metropolitana di Messina, della tredicesima città italiana, già ‘onorevole’ all’Assemblea Regionale Sicilia, già candidato alla presidenza della Regione e che ha annunciato che si candiderà sempre per la presidenza regionale anche alle elezioni del prossimo anno. Parliamo di Cateno De Luca.
Insieme a lui in questa diretta, fra triviali lazzi e sollazzi, il sindaco del comune di Alì Terme, Carlo Agatino Giaquinta, già manager in pensione di una multinazionale (si presenta così).
A completare il quadro, il geologo (ma tutti lo chiamano ingegnere) Salvo Puccio, già nominato (sempre dal De Luca di cui sopra) presidente delle azienda pubblica che gestisce le acque a Messina, esperto retribuito, ed ora dirigente alla Città Metropolitana della V Direzione “Ambiente e Pianificazione”.
Questo il trio delle meraviglie che mi mette in bocca (“Angela Raffa dice che”) frasi volgari con allusioni al “parare organi sessuali maschili”.
Alcuni proprio non riescono a farsi andare giù che le donne possano ricoprire incarichi importanti a loro non sottoposti. Pertanto usano espressioni che mai avrebbero pronunciato ad un uomo.
Credo sia tutto chiaro e non ci sia altro da aggiungere al comportamento di questi mariti amorevoli e padri premurosi con le loro figlie.
p.s. nel merito poi il sindaco non ne indovina una, attribuendomi frasi mai dette e non avendo la più pallida idea della situazione progettuale… ma ne parliamo in un prossimo post».

 

Raffa ha già comunque anticipato nei commenti al post che non querelerà il Sindaco, mentre rispondeva ai tanti messaggi di solidarietà ricevuti.

 

«Ringrazio tutti per i messaggi di solidarietà di cui mi state sommergendo.
Il punto non è se querelare per difendere me. Io non mi faccio certo intimidire perché qualcuno pensa di alzare la voce ed insultare.
Bisogna però eliminare questi comportamenti dalla società. Quante vittime e danni ogni anno.
Non dobbiamo più tollerare.
Donne che vengono offese e contro cui è usata violenza. Che la prima domanda ai colloqui di lavoro sia ‘lei pensa di avere figli’, ‘lei ha figli piccoli’. Così da evitare di assumere chi poi usufruirà di permessi per gravidanza, maternità, allattamento.
In Italia ci sono più donne laureate di uomini, eppure il loro reddito medio (anche a parità di mansioni) è più basso. Quante volte sui giornali leggiamo di donne, studentesse, giovani in carriera che subiscono avance sessuali in cambio di buoni voti all’esame o promesse di agevolazioni di carriera. Quante umiliazioni e battute volgari da sopportare… ecco non dobbiamo sopportare più. Non ci deve più essere spazio per tutto questo e dobbiamo iniziare dalle parole».

 

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