Vulcano, espansione del campo fumarolico. Parametri gas nocivi stabiliti, alti

di Luana Spanò – Secondo Giuseppe Salerno, Responsabile dell’Unità Funzionale Vulcanologia e Geochimica dell’INGV, bisogna prepararsi ad una nuova condizione del Vulcano che potrebbe durare anni, gestendola per molto tempo. Secondo l’esperto, al momento non sono state rilevate informazioni che potrebbero far pensare ad una possibile attività eruttiva.

L’INGV ha osservato un’espansione del campo fumarolico del Gran Cratere della Fossa sull’isola di Vulcano. I gas fuoriescono da nuovi punti di emissione, sia sulla parte esterna del cratere, verso nord, che in aree periferiche del cono vulcanico, sulla spiaggia e in mare.

Dopo un rapido incremento dei parametri nel mese di settembre, da metà novembre “si osserva una stabilizzazione, seppur su un livello alto”, continua Salerno durante un’intervista.

Questo è solo uno dei due elementi di rischio per la popolazione, che ha portato le autorità locali ad istituire una zona rossa oggetto di evacuazione, che riguarda tutta l’area vicina al  porto e ai fanghi.

L’altro, ha aggiunto Salerno, è associato alla  nube vulcanica, che il vento può spingere verso l’area rossa, creano disagi “dovuti principalmente alla CO2 (anidride carbonica) ma anche alla SO2, all’anidride solforosa.”

Secondo l’esperto le recenti scosse di terremoto registrate al largo delle Isole Eolie presentano delle caratteristiche geologiche non associabili al contesto vulcanologico di Vulcano.

Intanto l’INGV ha installato nuovi sensori per il monitoraggio

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