Focolaio alla Polizia Municipale, la denuncia del sindacalista Gaetano Giordano (Csa)

di Michele Bruno – Ci sarebbero dei contagi alla Polizia Municipale di Messina. A lanciare l’allarme è Gaetano Giordano RSU ed RLS in quota al sindacato CSA. Sarebbero almeno 5 i contagiati accertati in tutto, secondo quanto riporta in una propria nota.

«Da informazioni assunte dal sottoscritto […] sembrerebbe che presso il Corpo di Polizia Municipale, nelle ultimissime ore, il numero dei casi covid accertati attraverso tampone rapido sia salito ulteriormente, sommando altre 2 unità alle 3 precedenti ed altre 7 unità nelle prossime ore si sottoporranno a tampone.
Registrati inoltre diversi casi di malattia in stato febbrile ed altri ancora in isolamento fiduciario per casi covid accertati nell’ambito familiare».

E’ quanto scrive Giordano al Dirigente della Municipale Ing. Ajello Dirigente,
al Direttore generale Rossana Carrubba, quale Presidente della Commissione di verifica e controllo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, all’Assessore Massimiliano Minutoli quale assessore al ramo per la sicurezza nei luoghi di lavoro, all’Arch. Antonella Cutroneo quale RSPP responsabile del servizio di protezione e prevenzione, al  Dott. Giovanni Marrapodi  quale medico competente, infine all’ufficio personale.

Ed ancora, per conoscenza, al Comandante Vicario Giovanni Giardina, al Maggiore Crisafulli ed al Responsabile dei servizi viabili  Commissario Capo  Lino  La Rosa, oltre ad aver inoltrato la stessa nota alla stampa locale.

Giordano, preoccupato per quello che appare come un focolaio Covid in atto tra i dipendenti della Municipale, chiede ai citati di intervenire per mettere subito in atto le operazioni di tracciabilità del virus, con introduzione di tamponi rapidi a cadenza settimanale per tutto il personale, in modo che si possano porre in quarantena i contagiati, la sanificazione programmata e costante di tutti gli ambienti (uffici, spogliatoi, centrale operativa, sezioni, auto di servizio, corpi di guardia), la fornitura di DPI certificati, guanti e gel Disinfettante, mascherine ffp2, la messa in smart working dei dipendenti in ottica di una riduzione dei contatti laddove possibile, la somministrazione della terza dose nelle ore di servizio.

Evidenza infatti Giordano, esponendo chiaramente i suoi timori:

«Nonostante tutto ciò non si hanno ad oggi notizie in merito al tracciamento obbligatorio ed indispensabile per azzerare o quantomeno ridurre i contatti arginando il pericolo».

 

 

 

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it