De Luca attacca Ialacqua e Accorinti: solidarietà Cmdb, l’ex assessore pronto alle vie legali

 

di Michele Bruno – Dopo la diretta di due giorni fa in cui il Sindaco di Messina ha nei fatti accusato il suo predecessore Renato Accorinti e l’Ex Assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, per una serie di presunte fatture non emesse da Messinambiente per competenze per lavori svolti dal 2012 al 2016 per 17 milioni circa, allo scopo di evitare l’aumento dei debiti di bilancio del Comune e quindi il dissesto, sia Cambiamo Messina dal Basso sia lo stesso Ialacqua intervengono su quanto accaduto.

Secondo Cateno De Luca i due ex amministratori avrebbero utilizzato questi fondi per altri capitoli di spesa del Comune.

Durante la diretta De Luca ha urlato contro di loro: «Accorinti, Gargamella,  delinquenti, vi siete mangiati la Città». Un comportamento che rischia di configurarsi come diffamazione nei confronti dei due citati.

Cambiamo Messina dal basso esprime solidarietà ai due ex amministratori.

«Inqualificabile sotto tutti i punti di vista l’attacco sferrato nella diretta, realizzata dalla sede di Messinaservizi Bene Comune, dall’ancora sindaco De Luca e dai suoi sottoposti, all’ex sindaco Renato Accorinti, all’ex assessore Daniele Ialacqua e quella amministrazione civica. – esordisce Cmdb – 

La legittima competizione politica, pur nei toni accesi del conflitto, non può mai prescindere dal rispetto che si deve alle persone in quanto tali. Gli insulti personali, i toni arroganti e sguaiati, un tipo di sarcasmo becero, le risatine di derisione, la complicità di fronte alle battute volgari le rispediamo ai mittenti che dovrebbero provare solo vergogna se ne fossero capaci.

Noi non intendiamo qui entrare nello specifico delle gravi accuse lanciate ieri sera, perché i destinatari di certo lo faranno con maggiore competenza e nei tempi e nelle modalità che riterranno più opportuni. – spiega il Movimento civico –

La realtà dei fatti e il bilancio dell’azione amministrativa non possono essere confuse con la narrazione propagandistica, né piegate a esigenze di campagna elettorale: il dato di fatto è che tutti i percorsi virtuosi che l’amministrazione De Luca si è trovata a gestire sono stati avviati negli anni della sindacatura Accorinti (e dell’assessorato Ialacqua) e che la stessa raccolta “porta a porta” ha compiuto i primi e più difficili passi dal 2014/2015, quando Messina superò le città metropolitane di Palermo e Catania per raccolta differenziata.

Noi oggi (così come già fatto in troppe occasioni verso cittadini, lavoratori, migranti, esponenti politici, giornalisti, oggetto di maleducate esternazioni) esprimiamo la nostra piena solidarietà a Renato Accorinti, a Daniele Ialacqua e agli ex amministratori. Perché la dignità delle persone è un valore intangibile, che la politica dovrebbe rispettare, non calpestare.

Siamo fermamente convinti che i diretti interessati saranno in grado di smontare una narrazione che altera i fatti e costituisce un altro tassello da campagna elettorale, in spregio agli interessi della città, se non un tentativo estremo di addossare ad altri i danni causati dalla fallimentare azione amministrativa deluchiana» Concludono.

E così è intervenuto l’ex Assessore sui social ieri, annunciando di adire a vie legali:
«Dopo la diretta da Messinaservizi Bene Comune è inevitabile che mi difenda in sede legale, sia nei confronti del sindaco che di coloro che hanno condiviso le sue accuse, e non mi faccio intimidire. – chiarisce Ialacqua –
Non rinuncerò pertanto a manifestare politicamente, come ho sempre fatto, contro un’amministrazione che ha avvelenato il clima politico e sociale della nostra città.
Continuerò ad essere presente nei presidi del Sabato mattina davanti a Palazzo Zanca, visto che danno tanto fastidio a De Luca, perché esprimere liberamente le proprie opinioni senza insultare è il sale della democrazia.
Se ne facciano una ragione: non ho scheletri nell’armadio, non ho padrini né padroni, non sono ricattabile, non ho nulla da vergognarmi dei 5 anni spesi come assessore all’ambiente e per gli oltre trenta anni impegnati nell’interesse della mia città mentre altre/i che oggi puntano il dito pensavano a ben altro».

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