Ucraina, la Chiesa Ortodossa di Via San Paolo e il Cngei in missione umanitaria verso il confine polacco

di Michele Bruno – E’ partita ieri la quarta colonna di aiuti con beni di prima necessità, tra cui soprattutto viveri e farmaci, da parte della Chiesa ortodossa della Comunità ucraina con sede in Via San Paolo a Messina, dietro i locali dell’Ex Brefotrofio.

La Chiesa guidata da padre Giovanni Amante raggiungerà i confini della Polonia orientale, che segnano il passaggio verso l’Ucraina.

Oltre a portare viveri e farmaci, è previsto che si cercherà di far arrivare fino a una quarantina (45 il numero massimo raggiungibile) di profughi ucraini che hanno intenzione di riparare in Italia.

La collocazione al loro arrivo è ancora da vedere, anche perché dipenderà dalle situazioni personali di ciascun arrivato.

In totale ci viene riferito, con ieri sono state raggiunte le 10 tonnellate di aiuti raccolti ed inviati dalla Comunità ortodossa.

Molte le associazioni e i messinesi che stanno aiutando la Comunità. Qui un vademecum su come donare. Si possono anche donare soldi inviandoli al Conto corrente postale  dell’associazione “Arca senza confini onlus” (codice IT40R0760116500001032609982) o direttamente alla Chiesa di persona.

 

 

 

Faranno strada insieme agli Scout del Cngei che stanno portando avanti una missione molto simile, di cui abbiamo già trattato qui. Anche loro stanno inviando beni di prima necessità e cercheranno di tornare con due o tre famiglie ucraine da sottrarre agli orrori della guerra. Si tratta del primo invio di aiuti da parte loro. Anche in questo caso è previsto l’arrivo di circa una ventina di persone.

Hanno preso parte alla Colonna Mobile del R.O.E. che da Catania conduce alla città di Przemysl, in Polonia, dove è presente una Struttura di Accoglienza per i profughi della guerra. Sul posto, in uno dei quattro mezzi adibiti alla missione, è presente, come membro dell’associazione scout Cngei, Ketty Costa (qui un video dal pullman con cui è partita).

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