Basile attacca De Domenico: “parla di giovani e poi non dice nulla su Giuseppe Navarra”

di Michele Bruno – Così si esprime il candidato sindaco di Messina Federico Basile sul discorso fatto ieri dal candidato del centrosinistra Franco De Domenico all’inaugurazione del suo comitato elettorale e anche sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto Giuseppe Navarra, fratello di Pietro Navarra, ex Rettore dell’Università di Messina ed oggi deputato nazionale ed esponente di punta del PD messinese.

 

  “Per rispetto della persona e dell’avversario, oggi ho ascoltato l’intervento di Franco De Domenico.
Ovviamente non ho condiviso nulla di ciò che ha detto, ma avremo tempo per discuterne. Una cosa però mi ha veramente infastidito: la retorica sui giovani costretti a lasciare questa città e soprattutto il silenzio, assordante quanto interessato, sulla vicenda giudiziaria relativa ai presunti concorsi truccati nella sanità, che vedrebbe coinvolto il Prof. Giuseppe Navarra, fratello di quel Pietro mentore e sponsor politico di Franco De Domenico.
Sono giorni che aspetto una sua presa di posizione o quanto meno che De Domenico emetta un vagito su questa inchiesta e sul marciume che ne viene fuori anche a prescindere dalle responsabilità penali dei singoli. Evidentemente la subalternità di De Domenico a chi lo ha portato all’Ars (violando pure la legge elettorale, tant’è che poi lo hanno rimandato a casa!) gli impedisce di ragionare con la sua testa.
Non si può però continuare con la retorica dei giovani che lasciano Messina in cerca di lavoro. Non è che, per caso, ciò dipende anche dal fatto che certi concorsi sono “truccati”? E che prima ancora di farli si sa già chi li vincerà? E dal fatto che chi li vince spesso è un figlio di papà o un raccomandato da certi gruppi di potere?
Perché il caso che ho citato, come tutti sanno, è solo l’ultimo di una lunga serie e probabilmente solo la punta di un iceberg!
Nel tuo prossimo intervento, caro Franco, come diceva Nanni Moretti “cerca di dire qualcosa di sinistra”, ma dilla bene!”

 

E’ nata a seguito di questo post una polemica. Il consigliere comunale Alessandro Russo ha risposto con forza a Basile:

“Caro ologramma, quando Cateno ti manda i comunicati da firmare almeno leggili.
Non è possibile che uno come te, indagato per falso in bilancio e che ha vinto un concorso all’Università, scriva certe cose…”

Il riferimento di Alessandro Russo è a quando Federico Basile fu indagato assieme all’ex Sindaco Renato Accorinti, alcuni suoi assessori, ed altri, in merito ai conti del piano di riequilibrio allora realizzato dalla Giunta Accorinti.

 

Tuttavia la vicenda giudiziaria per cui Basile accusa De Domenico di “silenzio assordante”, va ricostruito, non riguarda comunque né Unime, né Pietro Navarra, né Franco De Domenico, nonostante il riferimento di Basile alla città di Messina e ai suoi concorsi.

 

E resta anche da evidenziare che per l’inchiesta, che riguarda presunti concorsi truccati all’Università di Palermo, la Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip misure interdittive per 12 mesi, assieme all’obbligo per gli 11 indagati coinvolti di presentarsi periodicamente alla polizia giudiziaria, ma non si è ancora arrivati a processo. Sono al memento in corso le indagini.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it