Cannabis Terapeutica, in Sicilia il Comitato Esistono i Diritti continua a dar voce a Walter De Benedetto

AREZZO DE BENEDETTO

Solo qualche giorno fa l’ultimo saluto a Walter De Benedetto, che è morto all’età di 49 anni perchè affetto da una grave forma di artrite reumatoide. Walter era uno dei simboli della lotta per la legalizzazione della cannabis terapeutica, dovendo affrontare un processo per aver coltivato in casa la pianta.

Una battaglia sostenuta in Italia ma anche in Sicilia dal comitato transpartitico Esistono i Diritti, che adesso fa suo l’appello di Walter De Benedetto per accendere i riflettori sulla proposta di legge a prima firma Riccardo Magi, per consentire la Coltivazione Domestica di cannabis per uso personale e la diminuzione delle pene per i reati di lieve entità.

“Il comitato transpartitico “Esistono i diritti” continua a dare voce a Walter De Benedetto. Con i suoi copresidenti e i suoi iscritti oggi dà ancora una volta il suo contributo con questo appello rivolto alla Commissione giustizia della Camera”. Così dichiara a MessinaOra Gaetano D’Amico, tra i fondatori del comitato. La sua malattia, la sua storia, il suo processo (finito con una assoluzione piena) e, sopra tutto, la sua battaglia restano un riferimento per tutti gli aderenti all’appello:  Pino Apprendi, Gaetano D’Amico, Antonino Martorana, Alberto Mangano, Piero Somma, Raimonda Riolo, Eliana Rasera, Massimo Giaconia; Barbara Evola, Cesare Mattaliano, Concetta Amella, Stefano Fiorentino; Maria Saeli, Milena Gentile, Katia Orlando; Girolama Bisulca, Marco Feo, Ugo Forello, Massimo Accolla, Giuseppe Brancatelli; Gaspare Nuccio, Luigi Maggiore, Nadia Spallitta, Valentina Chinnici, Angela Bottari, Massimo Fundarò; Giuseppe Di Salvo, Palmira Mancuso, Stefania Campo, Marta Palmisano, Fabrizio Ferrandelli; Gabriella Filippazzo, Donatella Corleo, Aurelio Scavone, Grazia Ganci. Gianni Silvestrini, Marco Carapezza, Sara Favarò, Monica Sapio, Rinaldo Clementi. Aderiscono, infine, anche l’attore Leo Gullotta e i giornalisti Fabrizio Lentini e Massimo Pullara.

 

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