ISOLA PEDONALE, BARRILE SCRIVE AL SINDACO: “RISPETTO E CONFRONTO COL CONSIGLIO COMUNALE”

Emilia Barrile

Il battito d’ali di una farfalla nell’isola pedonale può generare un uragano a palazzo Zanca. Ed è proprio caos allo stato puro quello che sta derivando dalla prematura scomparsa dell’isola pedonale di Messina a causa del voto totalmente in antitesi con le conquiste civili maturate a livello urbanistico a qualunque latitudine, partorito da 16 consiglieri comunali lo scorso martedì 29 luglio. In pratica, l’altro ieri.

A rendere ancora più animato il dibattito è Emilia Barrile che scrive a Renato Accorinti per “ridefinire i rapporti istituzionali, che si sovrappongono e a volte contrastano con i rapporti personali, fra l’amministrazione e questo Consiglio comunale voluto e votato dalla cittadinanza messinese”.

La presidente del Consiglio di palazzo Zanca si riferisce alle dichiarazioni stizzite del sindaco dopo il voto che ha spazzato via l’area pedonale Cairoli, confinandola alla semplice, omonima piazza e poco altro. In particolare alla definizione “furbi” nei confronti dei “colleghi consiglieri” e alle critiche alla condotta dell’assemblea capace, secondo il primo cittadino, di fare “solo cose contro” e di un’“azione arrogante”. Sotto accusa, il sindaco, soprattutto nel momento in cui afferma che c’è “una divisione netta tra noi e loro”.

Da premettere che Barrile non riserva la benché minima critica ai propri “colleghi consiglieri”, rivelatisi in grado di annientare una delle poche realtà locali che mirano ad avvicinare Messina alla condizione di luogo civile in cui vivere. E’ dura, invece, nei confronti di Accorinti, le cui frasi non indurrebbero a “consolidare quei rapporti sia di rispetto che di confronto democratico e libero che ambedue privilegiamo e di cui lei – prosegue rivolta al primo cittadino – ha fatto punto principe nel suo programma elettorale”.

Barrile lamenta ancora che “il dibattito tante volte richiesto da questi Consiglio non ha mai visto la luce e che un atteggiamento diffuso da parte della Giunta, di considerarsi prima inter pares con atteggiamenti autoreferenziali non ha favorito la condivisione di scelte adeguate al bene della città che entrambe serviamo”.

Barrile, proseguendo nella sua reprimenda, sottolinea che “un corretto raccordo istituzionale non può prescindere dall’individuazione di tempi e spazi anticipatori delle scelte. Più e più volte questo Consiglio ha appreso di posizioni strategiche da lei adottate solo dagli organi di stampa o vergati in atti amministrativi dall’efficacia immediata”.

Nell’ultimo atto della sua lettera, la presidente dell’assemblea cittadina invita Accorinti, “per il bene della città che amiamo e governiamo a evitare esternazioni di dubbio gusto come quella riferita a noi consiglieri ‘non degni di stare in nessun Consiglio comunale del mondo’ che non possono che offendere ed esacerbare gli animi e che mal s’attagliano al ruolo che ricopriamo”.

Infine, gli ricorda di “raccordarsi propositivamente, nei giusti tempi, col civico consesso, nel rispetto reciproco delle differenti posizioni al fine di poter sempre più operare sinergicamente per il bene di questa città”.

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