Arcigay Messina: una targa per le vittime di odio

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Targa commemorativa delle vittime di omobilesbotransfobia.

di Veronica Pagano – Nel pomeriggio di ieri, alla villetta Salvatore Quasimodo, si è tenuta la cerimonia di scoprimento della targa realizzata da Arcigay Messina “Makwan” per tutte le vittime di omobilesbotransfobia.

Inizialmente pensata per commemorare le vittime omosessuali del nazifascismo, i promotori – come chiarito dal Presidente Rosario Duca – hanno ritenuto più opportuno ricordare “tutte le vittime di ogni tempo della violenza omofobica, bifobica e transfobica”. Una fra tutte: Wanda, assassinata brutalmente nel lontano 1995 proprio in via del Vespro, sulla quale si affaccia oggi la targa commemorativa.

Dal 2016 al 2022: la lunga attesa di Arcigay

6 anni e due Giunte. Tanti gli anni che Rosario Duca e la sua Associazione hanno dovuto attendere per poter installare la targa commemorativa. Un lungo iter procedimentale avviato nel 2016, concluso solo il 27 gennaio scorso e frutto di un compromesso con l’Amministrazione. Difatti, la richiesta iniziale riguardava la via del Vespro, ma Arcigay ha dovuto optare per la villetta Quasimodo.

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Rosario Duca, Presidente di Arcigay Messina.

La scelta di installare la targa nella giornata di ieri non è ovviamente casuale. Proprio ieri, 17 maggio, si celebrava la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Nell’ultimo anno, secondo quanto riportato da Arcigay, i casi d’odio censiti dai media italiani sono stati ben 126 di cui quasi il 20% al sud e alle isole e il 30% circa ha coinvolto persone di età inferiore ai 20 anni.

Una targa quindi per dire basta alla violenza e alle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
“Il problema – ci tiene a precisare Duca – non lo risolviamo con una targa, ma vogliamo creare lo spunto di riflessione. Nel 2022 non si può morire perché una persona ama in modo diverso da come la maggioranza vorrebbe intendere. L’amore non ha un pensiero limite: è amore dove c’è empatia, unità e condivisione di interesse. È amore – conclude – a prescindere che sia tra due uomini, tra due donne, tra due trans o tra un uomo e una donna. Un amore universale”.

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Palazzo Zanca illuminato dei colori arcobaleno per la Giornata contro l’omobilesbotransfobia.

Il ricordo di Wanda

Nel dedicare la targa a Wanda e a tutte le persone assassinate come lei, Duca ha voluto cedere la parola a Saro Visicaro, uno dei primi a ricordare la tragedia di Wanda e chiedere giustizia per lei.

“È veramente paradossale – esordisce Visicaro – celebrare una giornata come quella di oggi parlando di violenza e contrapponendola all’amore, al sesso e al piacere. Ed è questa la vera motivazione che sta dietro giornate come questa: cancellare l’idea di violenza e sostituirla con l’idea di amore e affetto”.

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Il momento dello svelamento della targa.

E sulla drammatica vicenda di Wanda, sulla quale non si è mai indagato a dovere, ricorda come questa sia solo “uno dei tanti omicidi irrisolti di questa città, una città che riesce a cancellare la verità. L’istruttoria andrebbe riaperta, ma chi potrà mai essere disposto a farlo? – conclude – Significherebbe cancellare una parte di Messina e sostituirla con una Messina migliore”.

La storia di Alessia, donna transgender espulsa dalla Svizzera

A svelare la targa, insieme a un bambino, in rappresentanza di una società migliore, è stata Alessia, donna transgender di origini siciliane espulsa dalla Svizzera dopo essere stata licenziata proprio a causa della sua identità di genere.

Dopo aver attraversato lo Stivale, ha trovato aiuto solo una volta giunta a Messina grazie ad Arcigay, Enrico Russo e i servizi sociali. Qui ci racconta la sua storia:

La denuncia di Arcigay: discriminazioni nel sistema sanitario

L’Associazione, nel suo impegno costante e quotidiano a sostegno della comunità LGBTQ+, è venuta a conoscenza di una situazione drammatica esistente nelle istituzioni sanitarie. Duca si è riservato di dare maggiori dettagli in seguito, ma ha assicurato che Arcigay interverrà già da oggi sulla questione, approfondendola.

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