Il “candidato di De Luca” sindaco di Messina, il “disgiunto” a destra ha consegnato la vittoria al primo turno

Nemmeno la vittoria al primo turno ha fatto cambiare linguaggio a Cateno De Luca che ieri sera per festeggiare, con lo spoglio ancora in corso, la vittoria del suo candidato ha urlato alla piazza “siete delle merde umane” e “schifosi” tra applausi scroscianti.

Il riferimento ai sondaggi girati per le chat a pochi giorni dal voto, che davano altre percentuali, è stato spazzato via da un dato che nemmeno i più attenti osservatori potevano prevedere: quello che il candidato sconfitto Franco De Domenico ha definto “diusgiunto sistematico”.

Infatti i numeri di oggi confermano che senza il voto della destra che ha sostenuto le liste ma non il candidato sindaco Croce, il ballottaggio sarebbe stato certo.

Per comprendere un accordo che appare evidente, bisognerà comunque attendere i dati definitivi, opportunamente ricordando quali interessi avrebbe potuto rappresentare un sindaco di centro sinistra in un possibile ballottaggio contro Basile. E’ chiaro che pensarci in tempo sarebbe stata una opzione.

Il dato definitivo delle percentuali non è ancora ufficiale: in ballo c’è il premio di maggioranza che consegnerebbe ben 19 consiglieri a Basile nel caso superasse con le proprie liste (alcune ferme allo 0 virgola) il 40%.

Al momento le liste  in lizza per i seggi sono: Pd, De Domenico Sindaco, Basile sindaco, Con Basile, Prima L’Italia, Fratelli d’Italia, Ora Messina e Forza Italia

 

 

 

 

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