Commissario Santoro, il commiato: De Luca non ci sta

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Il Commissario Leonardo Santoro e Cateno De Luca, leader di Sicilia Vera.

di Veronica Pagano – Con l’insediamento del sindaco neoeletto Federico Basile, si conclude il mandato del Commissario Straordinario Leonardo Santoro che, raggiunto dai microfoni di RTP e Tempostretto, ha presentato un bilancio dei 100 giorni di mandato, elencando i risultati raggiunti (e non), oltre che quelle che – a suo dire – sono state le criticità della macchina amministrativa cui ha dovuto far fronte a seguito delle dimissioni di Cateno De Luca e della sua Giunta.

L’ex sindaco e leader di Sicilia Vera non ci sta e lo accusa di scorrettezza e mancanza di cortesia istituzionale, rimproverandolo di essersi sottratto al passaggio di consegne con il sindaco neoeletto: “Si era presentato come il capitano che doveva salvare una nave destinata ad affondare e a fine corsa – incalza – è scappato via come un viaggiatore clandestino”.

In merito ai risultati ottenuti dalla struttura commissariale, De Luca interviene a difendere l’operato della sua Amministrazione, senza il quale – dichiara – “non avrebbe certamente avuto molto da raccontare oggi”. Ne segue un’aspra critica alla richiesta – definita “bizzarra” – di 4 milioni di euro per un Pattinodromo al Cep, ritenendolo “un progetto di per sé utile, ma molto meno necessario di tanti altri”.

Sentendosi chiamato in causa dalla dichiarazione con cui l’ex Commissario ha ricordato le critiche ricevute durante il suo mandato “da tutta una serie di soggetti e istituzioni”, De Luca lo accusa a sua volta di aver per primo strumentalizzato il suo ruolo e averlo attaccato, “cercando di offrire alla città una fotografia non aderente alla realtà del Palazzo“. E conclude: “Ci chiediamo ad esempio perché non abbia ritenuto di riferire l’esito dell’incontro con la Corte dei Conti. Forse perché avrebbe dovuto ammettere che avevamo ragione?”

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