#LaBiennaledelloStretto, 25 e 26 novembre al Palacultura

Al Palacultura di Messina, la seconda sessione di talk de #LaBiennaledelloStretto:
il  25 novembre si parlerà  di “Architettura Mediterranea” con un ospite straordinario Oriol Capdevila Arus – MBM Arquitectes e di “Territori invisibili” attraverso il racconto dei progetti culturali che rigenerano il territorio di Maria Pina Usai.
Il 26 novembre i premi delle Città Metropolitane dello Stretto ai selezionati della Call to action, alle Cities case studies, ai Video e alla Scrittura.
>> Il programma completo al link:
La Biennale della Stretto nasce dal progetto di ricerca Mediterranei Invisibili, ideato
e sviluppato da Alfonso Femia con 500×100 società benefit. È un programma
permanente di analisi e indagine del territorio mediterraneo, sviluppato dal 2018 a
oggi che si svolge attraverso viaggi ed esplorazioni, interviste con persone autorevoli
di estrazione accademica, professionale, della Pubblica Amministrazione e attraverso
approfondimenti progettuali.
Dopo quattro anni di esperienze, La Biennale dello Stretto non si propone come semplice evento, ma seria intenzione di costituire un luogo permanente di ricerca e confronto internazionale. Finalità del programma è cogliere le reali potenzialità di rilancio dell’area mediterranea, mappando i riferimenti essenziali – infrastrutture, paesaggio, ambiente urbanizzato, funzioni sociali pubbliche.
L’evento è promosso dalla società 500×100 Italia società benefit in partnership con
Ordine degli Architetti di Reggio di Calabria. le Città metropolitane di Reggio Calabria
e Messina e l’Ordine degli Architetti di Messina che hanno condiviso e finalizzato un
protocollo d’intesa.

La prima edizione de La Biennale dello Stretto, in corso, si prolungherà fino al 18
dicembre 2022. Alla mostra di architettura e arte, fotografia e design, allestita a
Campo Calabro, al Forte Batteria Siacci, inaugurata il 30 settembre scorso, si è
affiancata una prima sessione di talk che si è conclusa il 4 ottobre.
Il 25 e 26 novembre prossimo si terrà la seconda sessione al Palacultura di Messina,
il 25 novembre si parlerà di Architettura Mediterranea con un ospite straordinario
Oriol Capedevila Arùs – MBM Arquitectes e di Territori invisibili attraverso il racconto
dei progetti culturali di Maria Pina Usai, che rigenerano il territorio. Il 26 si terrà la
cerimonia di consegna dei premi delle Città Metropolitane dello Stretto ai selezionati
della Call to action, alle Cities case studies, ai Video e alla Scrittura.

Il 17 e 18 dicembre si svolgeranno le due giornate conclusive a Reggio Calabria, con
altri ospiti d’eccezione a testimoniare il valore e la capacità di attivazione culturale
del progetto La Biennale dello Stretto.
L’evento ha registrato, fino a oggi, 5mila presenze nelle prime 5 giornate inaugurali
e 1000 persone all’esposizione al Forte Batteria Siacci per ogni apertura settimanale
(giovedì mattina, sabato e domenica). Diffuso nelle sedi del Museo Archeologico di
Reggio Calabria e del Museo Interdisciplinare Regionale di Messina, della
Fondazione Horcynus Orca, oltre che nella sede espositiva di Campo Calabro, ha
generato e sta generando sul territorio reazioni unanimemente positive. Il portato
sull’intera area euro-mediterranea ne sostanzia la finalità culturale inclusiva per tutti
gli aspetti di arte, architettura, geopolitica, letteratura e dell’area socio-economica.
Alfonso Femia nell’esprimere la sua soddisfazione ha spiegato “La Biennale è sfida e
scommessa insieme: siamo partiti con determinazione, credendoci molto. Nel
percorso abbiamo conquistato la fiducia delle istituzioni che hanno compreso il valore
del progetto, non solo some semplice evento, manifestazione ad alto contenuto
culturale. Come ha detto nel suo intervento Carmelo Versace, sindaco della Città
Metropolitana di Reggio Calabria, la Biennale deve assumere la dimensione di un
evento storicizzato, un processo in divenire costante, in grado di dare un contributo
su più livelli, nazionale e internazionale. E non deve essere un’opportunità sprecata.
Dunque … cominciamo a costruire la prossima edizione tutti insieme”.

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