Al Rotary Club Stretto di Messina l’incontro “Eat Healthy, Eat local”: riscoprire i prodotti e il nostro territorio

«Dobbiamo riscoprire le nostre produzioni, il nostro territorio e sponsorizzare il prodotto locale», così il presidente del Rotary Club Stretto di Messina, Antonio Albanese, ha introdotto l’incontro “In un mondo globalizzato. Eat Healthy, Eat local”. Ad aprire il dibattito l’assessore comunale alle Politiche agroalimentari, Alessandra Calafiore: «L’utilizzo di prodotti a km zero è significativo: ci consente di usare le nostre bontà e una corretta alimentazione è fondamentale per la salute».

Si tratta di un argomento di particolare importanza per il futuro di Messina: «È un tema attuale e interessante. La coscienza critica dei consumatori è il primo passo che spinge il mercato e la capacità di ogni cittadino di scegliere e consumare bene significa alimentarsi e vivere meglio», ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Ivo Blandina, impegnato in prima linea nella «promozione dell’economia del territorio, per far consumare ai cittadini i nostri prodotti che, inoltre, meritano di essere presenti in tutto il mondo».

«È una battaglia da fare da messinesi, dobbiamo portare avanti i nostri marchi e prodotti», ha aggiunto il presidente di Sicindustria Messina, Pietro Franza, sottolineando che, in un settore profondamente trasformato, esiste «una grande opportunità per la città e dobbiamo stimolare le piccole ricchezze del territorio, lavorare insieme e fare conoscere i nostri prodotti nel mondo».

Eccellenza e qualità non mancano, ma serve una vera strategia, secondo il presidente della Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto: «Da consumatori non dobbiamo farci influenzare e favorire un mercato che non è il nostro. Bisogna fare rete, perché da soli non si va avanti». Un percorso virtuoso per puntare sui prodotti locali in città e venderli fuori e potrebbe essere un vantaggio anche per il mondo del lavoro.

Testimonianza importante, infine, quella di Flora Mondello, responsabile agroalimentare di Sicindustria e presidente dell’associazione Doc Mamertino, che, tra peculiarità ed esigenze del settore, ha un quadro chiaro della situazione in Sicilia: «Si deve stare sempre dalla parte della legalità, perché senza non c’è sviluppo e il mercato è viziato», ha affermato, puntando l’attenzione su una delle principali criticità per le aziende regionali: «Le infrastrutture penalizzano le attività per la movimentazione di materie prime e prodotti finiti», ha evidenziato, ribadendo, però, l’importanza di consumare prodotti locali: «Dobbiamo essere orgogliosi di comprare messinese. Bisogna incoraggiare il “made in Messina”, perché è migliore di altri e crea opportunità di sviluppo. Da qui parte la svolta per riscoprire Messina e le sue peculiarità».

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