UN ALTRO CONSIGLIO COMUNALE “A VUOTO”: LA RABBIA DEI LAVORATORI DELLA TRISCELE, IN AULA DOMANI ANCHE LA RETE NO PONTE

 

Per la terza volta consecutiva i lavori del consiglio comunale, riguardanti il voto sugli ordini del giorno relativi alle tematiche inerenti le opere propedeutiche e funzionali del Ponte sullo Stretto, sono stati rimandati. Durante l’odierno consiglio, sono stati approvati il piano regolatore cimiteriale e i piani particolareggiati esecutivi di ampliamento del cimitero di Faro Superiore. Successivamente è stato accolto l’ordine del giorno, presentato da otto consiglieri (primo firmatario Gaetano Gennaro), col quale si invita il sindaco, la Giunta e gli uffici competenti a porre in essere tutti gli atti necessari per ottemperare alla sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa n. 651 dell’11 ottobre 2011, comprese le proposte di deliberazione da sottoporre all’esame del Consiglio.  Invano il tentativo di voto riguardante la delibera relativa alla presa d’atto dell’iter procedurale del “progetto per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti in via Leonardo Sciascia a San Licandro”, in quanto era assente il numero legale. Tutto rimandato perciò a mercoledì 16 novembre. Subito dopo si terrà un consiglio straordinario ed aperto per le decisioni relative alla questione Ponte.

Naturalmente, la Rete NoPonte ha fatto sentire la sua voce su questo continuo rimandare tramite un comunicato diretto all’amministrazione messinese: “Ancora non si è conclusa la pantomima che è giunta al terzo atto. La volta scorsa infatti non si è potuto procedere al voto poiché non vi era il numero legale. Ecco perché ancora una volta saremo lì, a marcare stretti i nostri consiglieri, perché si assumano le loro responsabilità, votando contro la firma dell’accordo di programma per la realizzazione del ponte sullo stretto. Ditelo a tutti, andiamo in massa al consiglio a pretendere questo atto minimo di amore verso questi territori. Mercoledì 16 novembre ore 10.00 tutti e tutte al municipio Rete NoPonte”.

Ma la protesta più clamorosa, ancora in atto, è stata da parte dei lavoratori della Triscele. Durante il “lavori” del consiglio è esplosa la rabbia e l’indignazione :  i dipendenti della birra Triscele hanno annunciato che rimarranno a  Palazzo Zanca tutta la notte, e tutto domani, fino a quando non verrà trattata la delibera che riguarda il documento che prevede la variante di destinazione (da D1 a B4c) dell’area dove attualmente sorge lo stabilimento e dove dovrebbe nascere il “Parco Trinacria” che a detta dell’imprenditore Faranda, dovrebbe mantenere viva la Triscele. (SIRO BIZZI)

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