VERTENZA PALUMBO: LA “PROVOCAZIONE” DELL’AUTORITA’ PORTUALE, LA RISPOSTA DELLA POLITICA

 

I lavoratori della Palumbo chiedono di essere trattati con dignità. Lo hanno fatto anche in occasione dell’incontro con il Prefetto  Francesco Alecci, il prologo del confronto tra le parti che si terrà il prossimo martedì.

Il rischio è quello che saltino i nervi. Soprattutto dopo l’episodio che si è registrato nella giornata di mercoledì quando i lavoratori hanno deciso di occupare pacificamente la sala riunioni dell’Autorità Portuale, ricevendo l’intimazione di una denuncia da parte del Presidente Dario Lo Bosco.

Sulla questione è intervenuto il PD cittadino attraverso il segretario Giuseppe Grioli.

 “Il Presidente dell’Autorità Portuale di Messina che ieri ha tentato di denunciare i lavoratori dei cantieri Palumbo colpevoli di aspettare legittimamente risposte presso la sede dell’Autorithy – ha dichiarato il rappresentante del PD –  farebbe bene a venire a Messina tempestivamente, ascoltare le ragioni dei lavoratori ed esercitare il proprio ruolo. E’ inaccettabile che Lo Bosco continui ad amministrare a distanza un ente così importante per la città di Messina. Questo deve essere un monito per la scelta del futuro presidente visto che l’attuale è in scadenza. I cantieri Palumbo non sono decollati e l’imprenditore che ha vinto la gara per l’affidamento dei cantieri ex SMEB ha ancora molto da investire in quelle aree, così come si è impegnato a fare nell’offerta che gli ha consentito di vincere la gara nel 2006”.

Il Partito Democratico, ricorda Grioli,  è già intervenuto attraverso un interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti presentata in data 27 ottobre dall’On. Francantonio Genovese nella quale si chiedeva di verificare il rispetto degli impegni dell’impresa rispetto all’atto di concessione del cantiere e delle attrezzature. E  domani , sempre Genovese,  presenterà un’altra interrogazione al neo Ministro Passera con la quale si chiederà un intervento sulla vertenza in oggetto e un’ accelerazione dei tempi per la nomina del nuovo Presidente dell’Autorità Portuale.

A parte il PD, l’assenza pesante è quella dell’amministrazione: Provincia e Comune, chiamata ad intervenire per mediare con i vertici aziendali, a cui il lavoratori chiedono quantomeno la cassa integrazione per il mese di ottobre, che potrebbe essere anticipata dall’impresa.

Una cassa integrazione entrata in vigore senza la firma dei sindacati, come conferma la segretaria dell’Orsa Francesca Fusco, che sta seguendo da vicino le sorti degli operai, e che chiede un atto di responsabilità nei confronti del futuro di un comparto che poteva essere il fiore all’occhiello della cantieristica navale e che invece, rischia di passare alla storia come l’ennesima occasione sprecata non solo per la perdita del know-how rappresentato  dai 45 lavoratori, ma per l’intera economia cittadina.

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