ALTRA EMERGENZA SANITA’ A MESSINA: DA CISL E UIL RIFLETTORI SULL’IRCCS NEUROLESI

 

Petizione popolare, sit-in da svolgersi a Palermo presso l’Assessorato regionale alla Sanità, coinvolgimento della deputazione, del prefetto e della società civile. Infine anche lo sciopero.

Sono le iniziative che Cisl e Uil sono pronte a mettere in atto per l’IRCCS – Centro Neurolesi, e illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei segretari generali Tonino Genovese e Costantino Amato e dei segretari di categoria, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai per la Funzione Pubblica, Gianplacido De Luca e Mario Capitanio per i Medici.

Cisl e Uil hanno manifestato le fortissime perplessità in merito alla mancata approvazione dell’atto di programmazione aziendale e della dotazione organica. da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute.

“Una inadempienza gravissima – hanno detto Genovese e Amato – che, di fatto, disattende gli impegni assunti dall’assessore Russo in sede di audizione in Commissione Sanità chiesta da Cisl e Uil nel novembre 2010, per far cessare il Commissariamento e nominare il Direttore Generale. Purtroppo, oltre la nomina del Direttore Generale e nonostante la buona volontà della Direzione e delle Organizzazioni sindacali, oggi tutto è ancora bloccato”.

Uno stato di cose, hanno sottolineano in conferenza stampa i rappresentanti sindacali, che non fa bene all’IRCCS ne serve al vero rilancio dell’Istituto di Ricerca Scientifica che, per Messina e per la Sicilia, dovrebbe rappresentare un fiore all’occhiello.

“A chi serve questo gioco? Quali sono i progetti futuri?”, è l’interrogativo lanciato da Genovese e Amato.

Le categorie dei Medici e della Funzione Pubblica hanno, inoltre, evidenziato l’ingiustificato sbilanciamento degli operatori in servizio, ripartiti in 84 unità a tempo indeterminato e 131 a tempo determinato. “E’ la conseguenza di una precaria gestione che fa registrare forti preoccupazioni anche ai fini occupazionali – hanno spiegato i segretari di categoria – ma, soprattutto, c’è il rischio che venga meno il senso di appartenenza e il mancato radicamento degli operatori in stato di precarietà. Tutto questo a discapito della struttura che invece dovrebbe essere caratterizzata da un forte senso di appartenenza e di professionalità in relazione alla specificità assistenziale rivolta a particolari pazienti bisognevoli di prestazioni di alta specializzazione”.

Cisl e Uil, quindi, hanno annunciato – unitamente alle Federazioni del Pubblico Impiego e dell’area medica – di voler innanzitutto chiedere un’audizione urgente alla Commissione Sanità dell’Ars e, in mancanza di risultati positivi, come per l’Ospedale Piemonte, si passerà al coinvolgimento della popolazione con  petizioni, manifestazioni, mobilitazione. Non si può privare la città, il nostro territorio e la Sicilia di un altro importante pezzo di sanità”, hanno concluso i rappresentanti di Cisl e Uil.

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