BARCELLONA: POZZOPERLA, LA CONTRADA CHE NON C’E’ (VIDEO)

Un paesaggio trasformato, abitazioni sepolte, strade distrutte e campi che non esistono più. Così Pozzoperla, zona periferica di Barcellona Pozzo di Gotto, appare dai video e le foto postate su facebook a meno di una settimana dall’alluvione, che martedì scorso colpì duramente il messinese.

Tv e testate nazionali, concentrate come sono sui corpi delle vittime di Scarcelli o sugli interventi di messa in sicurezza del territorio, che in questi anni non si sono fatti o semplicemente sono stati realizzati male, non sollevano il caso. Eppure ieri i volontari, giunti sul posto si son dati da fare: ragazzi, uomini e donne del luogo, cercano di salvare il salvabile.

Il fango è alto e molte case sono andate distrutte o sono seriamente compromesse per via di cantine bloccate, stanze inagibili o inaccessibili, il cui ingresso è bloccato dal mobilio, trascinato e spinto  dalla furia dell’acqua.

Disagi e difficoltà di ogni sorta! Mancano mezzi e uomini del settore, nonostante le numerose richieste presentate al comune da chi è della zona. Silenzio! Un silenzio che potrebbe compromettere una situazione di per sé allarmante.

Non a caso sempre ieri, un gruppo di volontari nel tentativo di liberare un’auto, rimasta incastrata entro un capanno, ha rischiato di rimanervi intrappolato all’interno. Le pareti minacciavano  il crollo  a causa della pressione esercitata dall’immane quantità di fango, presente nell’edificio.

Tutto perché in quel momento, non vi era un esperto a coordinare l’azione, né ingegnere o perito tecnico, appositamente inviato dalle autorità per garantire il corretto svolgimento delle operazioni di soccorso.

L’allarme infatti, è stato lanciato da due cittadini del luogo l’architetto Francesco Mariano Sottile e Giorgio Torre (studente presso la facoltà di architettura di Enna), giunti su posto per dare una mano.

Questo è un esempio fra tanti e come tale possono esservene altri. Le cose non vanno, allora perché si continua ad ignorarle? Dove sono i soccorsi? Dov’è la guardia di finanza per sanzionare gli atti di sciacallaggio, che tra l’altro iniziano a denunciarsi proprio nelle zone che hanno risentito dei danni maggiori?

Finora il sindaco ha chiesto lo stato d’emergenza ed il consiglio dei Ministri lo ha riconosciuto, ma manca un piano d’azione compatto: organizzarsi è difficile e non sempre si riescono a gestire con prontezza le operazioni di pronto intervento. Eppure pochi giorni fa il capo della protezione civile si è recato in Sicilia ed in Calabria in visita delle zone colpite. Possibile dunque, che le verifiche siano state effettuate in modo tanto superficiale? Colpa della burocrazia e dei sui tempi decennali o della cattiva politica?

Chissà nel far chiacchiere son tutti bravi, ma al momento d’intervenire qualcuno ci ripensa! (FRANCESCA BISBANO)

le foto in contrada Pozzoperla sono state scattata il 28 novembre 2011; 

il video è stato registrato dai ragazzi di Pozzoperla che si stanno attivando per ripristinare la zona

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