CALCIO LEGAPRO 2a DIVISIONE: PARI AMARO PER IL MILAZZO, ORA SOTTO CON IL MERCATO

Ci sono gare in cui la porta avversaria sembra stregata; altre in cui metti in campo tutto l’impegno necessario, provi a sbloccare il risultato e ti ritrovi in svantaggio al primo tiro subìto. E’ quanto successo ieri pomeriggio al Milazzo, autore di una prova magari non eccelsa, ma buona, senza dubbio, che ha provato a trovare il gol sin dai minuti iniziali.

Eppure le leggi del calcio parlano chiaro e quando attacchi senza trovare la rete – gol sbagliato – ti ritrovi improvvisamente in svantaggio – gol subìto – costretto a inseguire in maniera più nervosa. Ieri è successo a Guarracino che, al 37′, al primo vero affondo dell’Aversa Normanna, ha portato in vantaggio i suoi ammutolendo il “Grotta Polifemo”.

Per fortuna dei rossoblu i campani non hanno sfruttato al meglio quelle poche occasioni collezionate in modo da chiudere la partita, anzi, la gara è diventata nervosa e a farne le spese sono stati non uno, ma ben due giocatori granata, oltre al tecnico espulso nel finale. Così il Milazzo ha potuto trovare il punto del pari, quando ancora però si era in undici contro undici, con il solito Peppe Quintoni, vero e proprio uomo del momento.

I mamertini hanno cercato il match point dal 57′, minuto del gol di Quintoni, a fine partita, protrattasi fino al 96′, senza però riuscire a scardinare la difesa ospite, anche a causa di un Gragnaniello in stato di grazia, sempre attento sui tentativi dei vari Malafronte, Proietti e Scalzone. Un po’ di fortuna in più, in questo caso, non avrebbe certo guastato…

Il Milazzo è ora pronto ad andare in vacanza, dato che passerà l’ultimo turno dell’anno riposando, ma da spettatore interessato degli altri incontri. La classifica potrebbe modificarsi in peggio, ecco perchè già tutti sono proiettati al mercato di gennaio. Bisogna prendere tre o quattro elementi di assoluto valore, in grado di fare la differenza e di portare il Milazzo a una salvezza tranquilla. E poi, come si è visto, per tirarsi fuori dalle “sabbie mobili” non ci vuole chissà quanto… 

 

Fonte GolSicilia

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