TRENITALIA: LICENZIAMENTI AD ALTA VELOCITA’, CONTINUANO LE PROTESTE A MESSINA (VIDEO)

 

Aspetteranno in Prefettura l’esito dell’incontro romano, ma sulla vicenda Servirail sono poche le speranze per i dipendenti  della società  che da sabato sera sono rimasti senza lavoro. Oggi gli 85 cuccettisti hanno manifestato ancora una volta alla Stazione, bloccando un treno , con loro anche rappresentanti della Rete No Ponte e il movimento “Mobilitiamo Messina”.

“Sono stati inutili i continui appelli lanciati negli anni alla classe politica cittadina e regionale – dichiara la Fit Cisl Messina  – Scellerate scelte politiche nazionali dei trasporti, mancanza di investimenti nelle infrastrutture hanno consentito, con la complicità di un intera classe politica, l’ abbandono di Trenitalia dall’area dello stretto. Il dramma occupazionale dei lavoratori Servirail è l’emergenza di oggi , ampiamente annunciata dalla Fit Cisl, ma dietro l’angolo vi è una bomba sociale pronta ad esplodere legata al disimpegni di Fs nel territorio”.

Le proteste dei lavoratori messinesi si sommano a quelle messe in atto dai dipendenti Servireil che in tutta Italia stanno manifestando, dopo l’entrata in vigore del nuovo orario pubblicato da Trenitalia, che vede  la drastica riduzione dei collegamenti ferroviari da e verso il Sud, in particolare in relazione alla fascia più economica dell’offerta, ovvero quella dei treni notte.

Il cuore della manifestazione è certamente Roma dove i lavoratori ormai ufficialmente disoccupati, da tre notti, sono accampati, alla Stazione Centrale, su una torre-faro alta una cinquantina di metri, all’ esterno della tettoia che copre i convogli della stazione. “Il presidio andrà avanti a oltranza perché – ribadisce dal presidio allestito sotto la torre Angelo Mazzeo della Filt-Cgil – la trattativa non ha dato risultati: ci vorrebbero spingere a una guerra tra poveri, ma noi non ci stiamo”.

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