MOBILITA’: ANCHE OGGI I MESSINESI SI POSSONO ATTACCARE AL TRAM, GRAZIE A BUZZANCA E CAPONE

 

A volte è necessario attendere. Aspettare che il balletto di veline e voci di corridoio, di minacce informali e trattative domenicali, lasci posto alla concretezza. Ecco: il fatto è che lunedì 28 maggio il tram è “regolarmente” (certo restano le variabili del caso) in servizio. In molti saranno i messinesi a non essersi nemmeno accorti dello “scampato pericolo” di rimanere per ore sotto una pensilina, senza sapere perché. Avrebbero sicuramente pensato all’ennesimo guasto. Invece nel weekend appena trascorso si è messa in scena la solita commedia shakespeariana, quella non a caso ritenuta la più “messinese” : “molto rumore per nulla”. Gli atti  hanno seguito il solito copione proposto dall’unica regia: annuncio a cinque colonne sul giornale cittadino che grida allo “stop per troppi debiti”, aggancio su social network e sito internet di riferimento per far “gonfiare” una giornata di “interventi e mediazioni”, con il consueto corollario di commenti a chi la interpreta meglio, e in serata la rassicurazione che l’indomani trova posto con un titolo  sempre a cinque colonne per spiegare che il blocco è stato scongiurato grazie al sindaco Buzzanca.

Restano alcune incognite: cosa avrà promesso il primo cittadino alla ditta F. Ventura C.F. appaltatrice dei servizi di presidio controllo e manutenzione dell’infrastruttura tranviaria, come si può disporre una comunicazione ufficiale firmata dai vertici dell’azienda di trasporti (Guglielmo La Cava direttore di esercizio gommato, Carmelo Crisafulli direttore esercizio tranvia e Claudio Conte direttore generale) basandosi sull’eventualità dell’astensione da parte dei lavoratori della Venturi, perché le soluzioni di problemi annosi si risolvono spesso con la velocità di interventi “in estremis”? Quasi come si trattasse di un favore personale, stando anche alle dichiarazioni dell’assessore Melino Capone che “confidava nei buoni rapporti con la ditta” aggiungendo che “ il dottor Pietro Ventura si è dimostrato ancora una volta una persona perbene e ci è venuto incontro, come del resto aveva fatto più volte in passato”.

Non si parla di una pacca sulle spalle: ci sono in ballo 2,2 milioni di euro, un debito che l’ATM ha maturato nei confronti della ditta Ventura che rappresenta il secondo grande appalto esterno che l’azienda di trasporti ha dovuto acquisire quando ha avuto dal Comune in “comodato d’uso” il tram.

Inoltre questo “spauracchio” dello stop al tram potrebbe essere una anticipazione, anche per sondare l’opinione pubblica, sull’opportunità di “risparmiare”  eliminando il tram , come proposto dallo stesso Sindaco qualche mese fa, proprio sulle pagine della Gazzetta del Sud.

“I continui ritardi a ristrutturare concretamente l`ATM fanno si che qualsiasi temporanea disponibilita` di cassa del Comune puo` essere inghiottita dai debiti” ricorda il sindacalista Pino Foti della Filt Cgiil, che intervenendo sulla vicenda  ricorda che “il totale degli atti ingiuntivi secondo quanto detto dal sindaco nel corso della riunione di venerdì, è di 10 mln”.

Ma per oggi i messinesi, soprattutto gli abitanti del centro, possono stare tranquilli: Buzzanca e Capone hanno trovato una soluzione, alla loro maniera, che in questo momento ci sfugge…

La trasparenza nell’amministrazione richiederebbe ben più di un rassicurante articolo su  dei “termini dell’accordo non definiti perché, si sa, per certe cose di vuole tempo”.  L’importante è raggiungere l’obiettivo impellente: quello di permettere ai messinesi di vivere tranquillamente, di non accorgersi nemmeno di qualche deficit dell’azienda trasporti, di farli rimanere il più possibile attaccati al tram.

 

 

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