IL FUTURO DEL TVE APPESO ALLA POLITICA: CDA UFFICIALMENTE COESO, TRANCHIDA CONTRO BUZZANCA

 

Niente spettacoli (escluse le repliche de “La Rondine”) fino al prossimo 31 dicembre 2012. Questa la decisione, presa all’unanimità, dal Consiglio di amministrazione nella riunione di ieri stasera.

A comunicarlo ufficialmente, sul palcoscenico del Teatro Vittorio Emanuele, prima dell’inizio de “La Rondine” sarà la vicepresidente dell’Ente Teatro, Daniela Faranda. Questa la sua dichiarazione:

“Sono qui insieme con i colleghi consiglieri di amministrazione dell’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina e con il Sovrintendente per chiarire in modo ufficiale quali sono le decisioni dell’Ente, prese oggi all’unanimità, dopo i tagli al finanziamento regionale. Prendo la parola nella mia qualità di vicepresidente, solo perché il presidente on. Luciano Ordile, non ha potuto essere presente a causa di un precedente indifferibile impegno”.

“Purtroppo e con grande dolore siamo stati costretti a deliberare la sospensione di tutte le attività della stagione di musica e di quella di prosa da oggi (escluse ovviamente le repliche de “La Rondine”) fino al prossimo 31 dicembre. La relazione sul bilancio, come dovrà essere modificato in corso d’opera dopo la decurtazione del finanziamento regionale di oltre il 20’% a fronte del 5% previsto, non lascia altra possibilità: anche il solo pagamento degli stipendi porterà a un disavanzo, circostanza che non si è mai verificata nella nostra storia, senza che per questo l’Ente abbia mai ricevuto un apprezzamento per la sua virtuosità. Stipendi che sono tanto più importanti sapendo, come noi sappiamo, la dedizione e la competenza con cui tutto il personale, amministrativo e tecnico, lavora ogni giorno”.

“Naturalmente saremmo felici di poter rivedere questa decisione nel caso che un assestamento del bilancio regionale assegni al Teatro di Messina un ulteriore finanziamento. Anche in questa prospettiva domani il Consiglio di Amministrazione al completo si recherà dal Sindaco e dal Presidente della Provincia che hanno già manifestato disponibilità piena ad affrontare questa battaglia in nome della cultura. In questo senso auspichiamo l’appoggio di tutte le forze politiche”.

“Intanto dichiariamo il massimo apprezzamento alla manifestazione dell’Orchestra, stasera protagonista dell’esecuzione de “La Rondine”, che sabato scorso ha ottenuto, insieme con la nostra, la solidarietà dell’intera città, che ha dimostrato di mobilitarsi per le sorti del “suo ” teatro. In questo senso auspichiamo anche la sottoscrizione di una petizione, rivolta alla Regione Siciliana, avviata su iniziativa di un gruppo di cittadini”.

 

Sulla vicenda si registra un nuovo intervento di Daniele Tranchida, assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, che sottolinea l’inadempienza del Comune che “dal 1995  non ha mai onorato l’impegno di cofinanziamento previsto, pur esprimendo Presidente e tre membri del Cda.”

 

“Non si capisce per quale motivo il comune che ha l’obbligo di cofinanziare il teatro- insiste Tranchida non lo abbia mai fatto. E soprattutto non si comprende perché nessuno gli abbia mai chiesto conto e ragione di questa inadempienza. Come non si capisce- aggiunge Tranchida- il motivo per il quale l’ente teatro non abbia mai chiesto i fondi ministeriali per lo spettacolo di cui usufruiscono altri teatri siciliani. Tutto questo mentre la Regione ha sempre erogato l’annuale contributo a beneficio sia del personale sia degli spettacoli. Quei soldi- chiarisce l’amministratore- sono serviti, persino, a saldare il contenzioso generato da dipendenti adibiti a mansioni superiori”.

Tranchida poi rispetto all’impegno del Comune e degli altri enti, fornisce altri particolari:

 “Nella legge istitutiva dell’ente teatro Vittorio Emanuele – dichiara l’assessore di Fli –  viene previsto che il Comune nomini tre membri del consiglio di amministrazione più il presidente, la Provincia nomini due componenti e la Regione uno soltanto. Dunque il Comune e la Provincia hanno, di fatto, il controllo del teatro mentre alla regione è sempre spettata la verifica sui bilanci, ma non ha alcun tipo di controllo sull’indirizzo culturale e sulle scelte ordinarie di gestione”.

In merito poi alla situazione degli orchestrali del Teatro Vittorio Emanuele, Tranchida precisa che, in applicazione della L. R. 28 dicembre 2004, n. 17, il 20% del contributo regionale dovrà costituire  fondo unicamente destinato alla remunerazione del personale orchestrale e di aver dato recenti disposizioni all’Ente Teatro di adeguare la previsione di bilancio ed ogni ulteriore atto consequenziale al dettato normativo sopra detto.   

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