MAFIA: LA DIA SEQUESTRA UN PATRIMONIO DA 20 MLN DI EURO A DUE BOSS DELLA FAMIGLIA BARCELLONESE

 

La Direzione Investigativa Antimafia di Messina ha eseguito due distinti provvedimenti di sequestro di beni e quote societarie per un valore di circa 20 milioni di euro nei confronti di due dei principali esponenti di vertice della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto attiva sul versante tirrenico del messinese.

I provvedimenti sono stati emessi dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, e riguardano il patrimonio di Giovanni Rao e Giuseppe Isgrò, boss della famiglia barcellonese sottoposti al 41bis imputati nel procedimento “Gotha” e “Pozzo2”. 

Il sequestro  riguarda 6 immobili, un terreno, due auto, due moto e 4 società con relativo compendio aziendale che operavano nel settore dell’edilizia, due delle quali iscritte all’elenco delle ditte di fiducia del comune di Barcellona Pozzo di Gotto. In particolare, la Direzione Investigativa Antimafia  ha trovato riscontro nelle dichiarazioni rilasciate dai collaboratori di giustizia Santo Gullo e Carmelo Bisognano, che avevano spiegato come le società Cep, Ccp, Agecop e Icem, tutte operanti nel settore del calcestruzzo e del cemento sin dagli anni ’90,  avevano vinto importati appalti attraverso intimidazioni nei confronti delle altre imprese che evitavano così di partecipare alle gare.

In particolare le attività “imprenditoriali” riguardavano la fornitura di calcestruzzo per gli interventi di realizzazione del raddoppio ferroviario Messina-Palermo, ma anche per i lavori inerenti alla medesima tratta autostradale.

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