“POLITICA DELLA PARTECIPAZIONE”: LE PROPOSTE DEL CIRCOLO LIBERTA’ E GIUSTIZIA

 

Nuovi percorsi di rinnovamento dal basso per la politica italiana attraverso i partiti e (se questi non sono più in grado di mediare tra i cittadini e le istituzioni come pare evidente che non siano più in grado) le associazioni anzitutto. Questo il tema del dibattito organizzato da Libertà e giustizia – circolo di Messina e introdotto dal proprio coordinatore prof. Giusi Furnari Luvarà.

Proprio da un’associazione (Movimento città aperta) partì la grande impresa dell’illustre ospite presente nella serata di ieri al Circolo Pickwick: il neo Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Maria Teresa Collica. In un periodo storico come quello attuale nel quale i partiti assumono la forma di autentiche oligarchie chiuse in se stesse e impegnate esclusivamente nella contesa per il potere ossia nell’occupazione padronale d’ogni ambito istituzionale, come evidenziato dal relatore Santi Di Bella, sono le associazioni le uniche strutture che dimostrano di riuscire ad intercettare ed elaborare socialmente, politicamente e culturalmente le istanze della popolazione.

In realtà questo fu il compito storico, peculiare e, ad oggi, abbandonato dai partiti come ha sottolineato con rammarico Piero David che è impegnato presso l’Assessorato Regionale Istruzione e Formazione Professionale. I partiti inoltre, da almeno una trentina d’anni, mancano di rigenerarsi attingendo dalla società civile quelle risorse umane più qualificate che invece d’essere impiegate per il bene comune vengono lasciate migrare quando non siano addirittura schiacciate da un sistema tutt’altro che meritocratico. Un sistema che detta la propria legge, anche e soprattutto, attraverso i mezzi di comunicazione: la televisione su tutti.

Ed è proprio partendo da questo dato di fatto che si innesta l’opera di Libertà e Giustizia cercando di portare l’informazione e la formazione direttamente sulla strada, sulle piazze e persino alle fermate degli autobus così come racconta il coordinatore del circolo LeG di Roma Massimo Marnetto che riaccende le speranze sopite.

Un lavoro lungo e faticoso che è affrontato da tantissime altre realtà associative e che comincia a dare i propri frutti se gli elettori maturano consapevolezza del proprio voto e se le donne e gli uomini più capaci di questo Paese decidono di contrapporre i propri ideali a quell’inerzia plutocratica che sta portando al collasso non solo l’Italia ma l’intera Europa. Non sono mancate certo le delusioni e le frustrazioni al Movimento città aperta durante il tragitto percorso da diversi anni e che ha portato infine Maria Teresa Collica alla carica di Sindaco in quel di Barcellona.

Le difficoltà ci sono e si presentano con tutta la violenza di cui è capace la reazione di chi alla poltrona proprio non vuole rinunciare e si scaglia contro i nostri giovani migliori come avvenuto a Rosaria Catanoso (LeG giovani) che ha speso e continua a spendere le proprie energie alla ricerca di un rinnovamento che, è bene marcare con forza, deve essere attuato! La condanna ai partiti non è posta come sentenza definitiva. Il moderatore del dibattito l’avv. Giuseppe Vitarelli legge alcuni articoli della Costituzione Italiana e rammenta le finalità che i partiti devono tornare a perseguire.

Sulla stessa linea il segretario della Cgil Messina, Lillo Oceano, che evidenziando l’importanza di difendere le nostre istituzioni democratiche così faticosamente conquistate, mette in guardia dal miope e generalizzato “tutti a casa” ed esorta i partiti a far propri questi modelli associativi, sindacali e di movimento che rappresentano non solo una risorsa essenziale ma anche e soprattutto una visione del futuro che gravosamente manca nell’attuale contesto politico. (GIULIO PERTICARI)

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it