ZITTI ZITTI…1 MILIONE E 333 MILA EURO ALL’ATM, NASCONDENDO LA VORAGINE DEL DEBITO E IL BILANCIO 2012

 

Ieri, lunedì 27 agosto, quello che è rimasto della giunta presieduta dal sindaco Buzzanca, ha deciso il trasferimento di un milione trecentotrentatré mila euro all’ATM, quale anticipo dei trasferimenti per l’esercizio 2012. Non è dato sapere se questo trasferimento sia avvenuto a seguito del contributo regionale così come era già avvenuto nel novembre del 2011. Come non è chiaro se anche per questi fondi si esaminerà cautelativamente l’attività tecnico amministrativa dell’Atm attraverso quella commissione di controllo che il sindaco aveva istituito.

Il controllo fu messo in atto dopo che l’intervento della Magistratura aveva decimato i vertici dell’azienda di via La Farina. La curiosità non è fine a se stessa.

Il Comune di Messina è già, sostanzialmente, in dissesto finanziario ed anche per il bilancio 2012, che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale quando già sarà stato nominato il Commissario Regionale, porterà inevitabilmente verso un nuovo sforamento del patto di stabilità. Con i relativi danni per il futuro.

Forse il provvedimento operato in extremis dal sindaco servirà a placare gli animi dei lavoratori dell’Atm ma aumenterà ancora di più il già pauroso deficit del Comune di Messina. Una voragine mascherata in questi anni dalle alchimie dell’assessore al bilancio Orazio Miloro assieme al ragioniere generale Ferdinando Coglitore.

Nel novembre 2011, per garantire il pareggio di bilancio, fu necessaria una complicata riscrizione dei conteggi imposta dal collegio dei revisori dei conti presieduto da Roberto Aricò. Quell’operazione fu resa necessaria proprio a causa dell’Atm . Il segretario generale Santi Alligo sollecitò infatti il Consiglio Comunale a porre urgentemente in discussione la questione Atm e l’iter stesso della messa in liquidazione dell’azienda.

 Ancora oggi, come si è visto la scorsa settimana, l’iter non si è concluso. Buzzanca ha delegato Innovabic  (la società partorita dal gruppo Franza ) a redigere un progetto per disegnare la nuova società che dovrà prendere il posto dell’Atm.

Il progetto, affatto chiaro, è stato presentato tra le perplessità di tutto il Consiglio Comunale e delle organizzazioni sindacali. Tutto in alto mare quindi mentre Buzzanca lascia Palazzo Zanca sommerso da problemi enormi e complicati. (SARO VISICARO)

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