L’ARS SOTTO INCHIESTA: LA PROCURA INDAGA SUI FONDI AI GRUPPI PARLAMENTARI, CASCIO “SIAMO TRANQUILLI”

 

Un’inchiesta sulle spese dei gruppi parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana, per verificare eventuali sprechi e irregolarita’ nella spesa, e’ stata aperta dalla Procura della Repubblica di Palermo. Del fascicolo sono titolari il procuratore aggiunto Leonardo Agueci e i sostituti Maurizio Agnello e Sergio De Montis. Sulle spese dei gruppi parlamentari i magistrati hanno gia’ acquisito molti degli articoli di giornale che si sono occupati del caso. Per adesso è solo un fascicolo contro ignoti, il cosiddetto modello 45, il registro degli atti che non costituiscono notizia di reato, aperto dai Pm di Palermo più sull’onda del caso Lazio che su denunce vere e proprie. Certamente ha pesato molto sull’opinione pubblica la notizia circolata nelle ultime ore sulle spese record sostenute dal Parlamento siciliano.

I Pm adesso dovranno acquisire il materiale documentale custodito dai gruppi politici che hanno una rappresentanza all’Ars. Proprio la collocazione nel palazzo del Parlamento siciliano, al quale, sotto certi profili, sono estese le guarentigie riconosciute dal Senato, porra’ dei problemi di carattere formale. Non sono possibili infatti, se non a determinate condizioni, perquisizioni e sequestri dentro il Palazzo dei Normanni. La situazione dovra’ essere studiata dal punto di vista giuridico.

La prima cosa che faranno i magistrati sara’ comunque quella di chiedere ai gruppi parlamentari il materiale necessario per le verifiche. Nell’effettuare le indagini la Procura, che ancora non ha scelto la forza di polizia che si occupera’ del caso, agira’ in raccordo con la Corte dei Conti.

 

“Sono strasicuro che l’utilizzo dei fondi pubblici ‘modello Lazio’ da noi all’Ars non c’e’ mai stato. Mi aspettavo che la Procura aprisse un’inchiesta dopo quello che e’ successo nel Lazio, ma noi offriremo la massima collaborazione agli inquirenti”. Lo ha detto all’Adnkronos il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio commentando l’apertura dell’inchiesta.

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