DOCENTI E STUDENTI PER DIRE NO AI TAGLI: LA SCUOLA SCENDE IN PIAZZA

La scuola scende in piazza: un venerdì di cortei in 90 città italiane. La protesta del mondo della scuola contro i tagli al settore e per il diritto allo studio ha toccato anche Messina, dove in centinaia sono stati gli studenti e i professori che hanno partecipato al corteo che si è chiuso dinanzi a Palazzo Zanca.

Un giorno di protesta che ha coinvolto anche l’intero comparto della conoscenza nello sciopero indetto dalla Flc-Cgil. Docenti e studenti uniti contro i tagli alla scuola pubblica, e per sottolineare come gli ultimi provvedimenti assunti nei confronti degli insegnanti, come il passaggio da 18 a 24 ore non avra’ effetti positivi sulla didattica, ma di fatto mettera’ addirittura a rischio ben 30 mila posti di lavoro.

“Il testo della nuova legge di stabilità, se saranno confermate le indiscrezioni di fonte ministeriale – spiega segretaria di Fcl Cgil Messina Grazia Maria Pistorino – prevedrebbe l’aumento di sei ore, a titolo gratuito, dell’orario di lavoro settimanale degli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado. L’effetto immediato di tale disposizione sarebbe la cancellazione degli spezzoni orari, delle supplenze temporanee e dei corsi di recupero assorbiti dal nuovo regime orario”.

Foto Dino Sturiale

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