VERTENZA CARONTE &TOURIST: I SINDACATI CONFEDERALI CONFERMANO LO SCIOPERO DEL 6 NOVEMBRE, DOMANI TAVOLO DELLE TRATTATIVE SENZA L’ORSA

 

Marittimi uniti. Sindacati distinti, ma non distanti. Infatti da un lato registriamo la rivendicazione di scioperi “diversi”, con  le sigle dei confederali FILT-CGIL FIT-CISL UILT-UIL  UGL-MARE USCLAC-UNCDIM  che hanno chiarito i rilievi mossi dalla Commissione di Garanzia e riconfermato per la giornata del 6 novembre la protesta dei marittimi della società di navigazione, senza però esprimersi sull’astensione registrata lo scorso 23 ottobre, che ha fatto registrare il blocco totale, con la rinuncia, da parte della società, di quel servizio minimo garantito, come denunciato dall’ORSA.

“Per FILT-CGIL FIT-CISL UILT-UIL  UGL-MARE USCLAC-UNCDIM che avevano scioperato lo scorso 9 ottobre raccogliendo altissime adesioni, la seconda giornata di protesta si è resa necessaria a fronte dell’ostinazione di Caronte e Tourist a non revocare la procedura dei 69 licenziamenti attivata lo scorso 12 ottobre.

FILT-CGIL FIT-CISL UILT-UIL  UGL-MARE USCLAC-UNCDIM considerano la richiesta aziendale  una vera e propria provocazione, perché tenta di utilizzare strumentalmente il periodo di crisi per sbarazzarsi degli strumenti contrattuali e di quasi un quarto della forza lavoro, ritengono la pretesa di Caronte e Tourist ingiustificabile nei presupposti, sproporzionata nella misura, e contraddittoria e pericolosa perché smantella in un colpo solo il meccanismo di tutele e di automatica risposta alle flessioni del mercato.

Per FILT-CGIL FIT-CISL UILT-UIL  UGL-MARE USCLAC-UNCDIM attivare la procedura prevista dalla legge 223/91 (legge peraltro non applicabile secondo le nostre informazioni alla categoria dei marittimi, ndr) significa imprimere una accelerazione al confronto e quindi costringere i sindacati a trattare “con la pistola puntata alla tempia” dato che con o senza accordo sindacale l’azienda sarà libera di licenziare dopo 45 giorni, ma obbliga al contempo Caronte e Tourist a dimostrare veramente l’esistenza dei motivi di crisi”.

Intanto domani 26 ottobre si terrà l’atteso incontro tra i dirigenti di “Caronte&Tourist” con le organizzazioni sindacali: un tavolo a cui non è stata invitata l’Orsa, che non è firmataria di contratto, ma che rappresenta comunque 73 lavoratori su 372.

 

 

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