MAFIA E RIFIUTI: ASSOLTI DALL’ACCUSA DI CONCORSO ESTERNO EX AMMINISTRATORI E DIRIGENTI DI ALTECOEN E MESSINAMBIENTE

 

La seconda Sezione Penale del Tribunale di Messina, presieduta dal Giudice Dott. Mario Samperi, Venerdì 30 Novembre 2012 ha pronunciato la sentenza di assoluzione degli ex amministratori e dirigenti della Società l’Altecoen e Messinambiente dalla grave accusa di concorso esterno in associazione mafiosa “per non aver commesso il fatto”.

E’ questo il dispositivo della sentenza di piena assoluzione emessa nei confronti di Francesco Gulino, Antonio Conti, Maurizio Selvaggio, Sergio La Cava, Tommaso Palmeri e Gaetano Munnia tutti imprenditori e dirigenti a Messina delle Società l’Altecoen e Messinambiente.

La medesima sentenza, ha chiuso altresì, per sopravvenuta prescrizione, per i suddetti soggetti e per altri dirigenti delle suddette società tra cui anche Giovanni e Gaetano Fornaia di Enna, la residuale contestazione del reato ambientale relativo allo stoccaggio provvisorio di frigoriferi ed elettrodomestici dismessi.

La sentenza di fatto ha confermato pienamente, a distanza di circa 9 lunghi anni di processo, la precedente decisione del GIP di Messina Dott. Alfredo Sicuro del 2004 che aveva integralmente rigettato le richieste di misure cautelari motivandole con la completa insussistenza delle accuse contenute nelle richieste della Procura.

Soddisfatte le Società L’Altecoen e Gulino Group, che hanno espresso compiacimento per la sentenza di assoluzione piena, che ha dimostrato l’assoluta estraneità delle imprese e dei propri imprenditori e dirigenti dalle ipotizzate infiltrazioni mafiose oggetto della grave vicenda giudiziaria.

Il processo  sulle infiltrazioni mafiose nella societa’ mista “Messinambiente” per lo smaltimento dei rifiuti,  scaturisce dall’inchiesta “Smalto” del 2004, la madre di tutti i report delle Forze dell’Ordine sulle ecomafie in Sicilia, un’inchiesta condotta dal pm Ezio Arcadi sulla base di accertamenti della Dia, informative del Noe di Palermo e di numerose intercettazioni ambientali e telefoniche.

L’accusa aveva richiesto undici condanne e sei prescrizioni. 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it