RAME E SANGUE: NUOVA TRAGEDIA NEL MESSINESE

 

I furti di rame sono una triste realtà italiana degli ultimi anni. Triste non soltanto per i danni alle casse statali, quanto soprattutto per le sue vittime: in troppi sono i ladri improvvisati che perdono la vita tentando di racimolare poche decine di euro. Il fenomeno, legato a doppio filo con la crisi sempre più impietosa, non vede all’opera, come si pensa comunemente, soltanto extracomunitari: in Sicilia la maggioranza dei ladri sorpresi a prendere d’assalto gli impianti elettrici sono italiani. Così come, purtroppo, le vittime che vanno ad accrescere una lista nera dei morti per folgorazione. Così ieri, 20 Gennaio, in una domenica di uscite con la famiglia, un ventisettenne di Terme Vigliatore, Mario De Luca Cardillo, ha probabilmente (il condizionale è d’obbligo) pensato di introdursi in una proprietà privata di via Vittorio Emanuele Orlando per arrampicarsi su un traliccio Enel. Il proprietario non c’era, così nessuno per ore si è accorto del cadavere sospeso a mezz’aria che è stato poi scoperto dai Carabinieri della vicina Barcellona Pozzo di Gotto. La Procura ha aperto un’inchiesta, dovendosi accertare se effettivamente è stato un tentato furto conclusosi nella maniera peggiore; presto potremo avere maggiori dettagli. 

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