IL “VENTO DELLO STRETTO” SOFFIA SU PALAZZO ZANCA, MENTRE FLI PRESENTA I SUOI CANDIDATI

 

Mattinata intensa a Palazzo Zanca questa di sabato 2 febbraio 2013.

Mentre nel Salone delle Bandiere viene presentato alla cittadinanza un nuovo progetto firmato “Vento dello Stretto”, a pochi passi di distanza, nella sala delle commissioni, si annunciano le candidature per Senato e Camera dei messinesi in corsa sotto lo stemma di Futuro e Libertà.

Vi chiederete che nesso ci sia tra le due iniziative. Bè la parentela storica, il cui epilogo è stato un noto divorzio, tra l’On. Briguglio -coordinatore regionale e capolista Fli alla Camera- e i giovani che nel salone principale illustravano la loro idea di #radiciefuturo (hashtag scelto come codice twitter per il confronto on line) è nota. Il primo infatti ai tempi di An era certamente uno tra i principali interlocutori dei militanti dell’allora circolo di Ag “Quo usque tandem”, che oggi convoglia in quella che è stata definita un’”aggregazione di associazioni”, tra realtà trasversali, di diversa provenienza ideologica.

Da “Fare Verde” a “Catilina-Morgana” a “Spazio Messina” , giovanissimi e meno giovani si affidano alla logica del networking che ,per capirci ,è quella che si basa sul concetto dell’”unione-che- fa la forza”. E loro, nei rispettivi ambiti di pertinenza, hanno mostrato, in questi anni, di averla e saperla incanalare in battaglie concrete, sociali, politiche e a vantaggio del territorio. Difatti, volendo citare il moderatore dell’incontro Massimiliano Cavaleri: “nel dire che è una realtà nuova, vogliamo usare le virgolette. Sono i fatti a parlare e raccontano di oltre dieci anni di campagne e lotte grazie all’impegno di centinaia di ragazzi” .Sempre presente il riferimento poundiano, quello che ,per farla breve ,propone un concetto di politica come “idee che diventano azioni” ,slogan che per anni ha rappresentato il concetto di attivismo di quanti frequentavano il movimento giovanile di destra tra gli anni 90 e i primi 2000 e che, parafrasato, ritroviamo nel retro del flyer esplicativo del progetto “Vento dello Stretto”.

L’incontro di stamane, articolato in tre sessioni, ha visto alternarsi diversi nomi al tavolo dei relatori: Bianca Genitori, Graziano Giuffrida, Piero Adamo, Ferdinando Croce, co-fondatori del movimento; Felice Panebianco (segretario regionale UGL Giovani) ; l’ass. Michele Bisignano e il prof. Alberto Russo; Grazia Occhino (Generazione Messina), Andrea Santalco (pres. Associazione Universitaria Atreju),  Francesco Caffarelli e Daniele Travisano (studenti universitari) ; Antonio Macauda (resp. comunale Fare Verde); l’arch. Pollara; Annarita Gugliotta ,esponente di Vento Eoliano ,movimento fondato dall’avv. Francesco Rizzo, candidato sindaco alle amministrative di Lipari sotto quest’insegna; e il prof. Franz Riccobono, presidente onorario di Vento dello Stretto.

I punti affrontati sono stati molteplici, dalla cosiddetta “fuga dei cervelli” di chi, in assenza di reali opportunità nella nostra terra, sceglie di “migrare” verso altri lidi, all’illustrazione di guide atte a migliorare i servizi turistici in città, fino alla nota questione zona falcata, assai cara al gruppo Zda.

Ancora, interventi sull’ambiente e confronti tra generazioni (moderate da Aldo Borgosano), il tutto inframezzato dalla visione dello spot realizzato per la promozione di “Vento dello Stretto”, stralci dell’Odissea recitati da Maria Pia Rizzo e letture della poetessa popolare Maria Costa (insignita di una pergamena come “dama dello stretto”).

All’estremo opposto del corridoio, come già detto, l’on. Briguglio e il coordinatore provinciale Nuccio Ricciardello   presentavano i candidati  messinesi di Futuro e Libertà. Tra i presenti anche il vice presidente del consiglio G. Trischitta (candidato al Senato), il cons. provinciale Enzo Calabrò (candidato alla Camera) e Daniele Tranchida, ex assessore regionale al Turismo e -si vociferava- possibile proposta per la sindacatura della città; ma Briguglio precisa “non abbiamo la velleità di poter esprimere un candidato a sindaco”.

Secondo l’onorevole – che annuncia l’incontro del Presidente Fini con i cittadini, previsto per domenica prossima a Palazzo Zanca-, il partito di cui è coordinatore regionale sarebbe l’unica espressione  concreta della cultura politica di destra e relega, nelle sue considerazioni, realtà come “La Destra” e “Fratelli d’Italia”a ruoli marginali .“Sono realtà minori, piccole”, dichiara.

A suo dire, Fli rappresenta “patriottismo, Europa,legalità”, rispecchiando i criteri necessari per aderire a quel “bipolarismo europeo” ed essere “manifestazione di una destra moderna e concreta”.

Non mancano i riferimenti alle amministrative e alla mala gestio che ha portato il Comune al dissesto. “Noi lo dicevamo da tempo e guarda poi cosa si è verificato!”, continua Briguglio. “Di certo non ci alleeremo mai con chi ha collaborato allo sfascio della città”. Insomma Fli rappresenterebbe il nuovo, il rinnovamento.

“Non sono certo quelli che passeggiano con il camper a rappresentare l’alternativa unica per la città” afferma, con chiaro riferimento all’on the road di Reset.

Ma torniamo al Salone delle Bandiere. Chiediamo a Piero Adamo (tra i fondatori di Vento dello Stretto) una considerazione su quanto svoltosi nella camera accanto. “Noi facciamo un’assemblea popolare, loro una conferenza stampa. Direi che è un tratto distintivo” commentando le dichiarazioni di Briguglio con un lapidario “nessuno è custode esclusivo di un campo di valori”. E circa il fautore della svolta di Fiuggi,oggi leader di Fli, aggiunge: “la diaspora vergognosa della destra è colpa di Fini, una destra che oggi è costituita da mille rivoli. Noi oggi ci liberiamo da vincoli, lacci e lacciuoli che costringono come una camicia di forza. La politica è futuro e ragionamento”.

Dunque è plausibile chiedersi quale sarà la posizione che Vento dello Stretto assumerà, in occasione delle amministrative.

“E’ un movimento politico, non civico. Legge elettorale permettendo, formeremo una lista ma solo se potremo essere un altoparlante all’interno dei consigli, non certo per portare voti ad altri, designati da terzi.In passato-nella buonafede del rispetto di ruoli interni ai partiti-abbiamo già fatto fin troppi favori senza poi essere ascoltati sulle questioni serie che combattiamo con onestà e impegno”. Conclude “vogliamo un candidato sindaco designato con  le primarie e una giunta partecipata, sapendo a chi va quel ruolo, perchè e che competenza abbia per ricoprirlo”. E circa i nomi dei “papabili”, in questi mesi già annunciati per la corsa a Palazzo Zanca, afferma: “siamo aperti a 360gradi. Chi reputeremo serio e valido avrà il nostro incondizionato appoggio per il bene di Messina”.(ELEONORA URZI’)

 

 

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