PRG DI BARCELLONA: LA PROCURA SEQUESTRA I FASCICOLI, IL SINDACO COLLICA RASSICURA “L’ITER PROSEGUE”

 

Il nuovo piano regolatore di Barcellona approvato dalla Regione nel 2007 sembra davvero non riuscire a diventare definitivo. Negli anni infatti vi sono state sospette irregolarità che ne hanno compromesso la definizione, e quella che in effetti si può ritenere un’operazione indispensabile da sei anni a Barcellona P.G. sembra un vero e proprio miraggio.  V’è da dire che urbanisticamente la città di Barcellona ha sempre avuto problemi, sin dalla sua storica unificazione con la vicina Pozzo di Gotto che originariamente era un centro autonomo. E nei decenni non si è riusciti ad ottenere un risultato veramente soddisfacente: oltre alle numerose costruzioni abusive che negli anni hanno beneficiato di provvidenziali condoni, ad occhi attenti la città si mostra ancor oggi costituita da quartieri sorti autonomamente e poi collegati tramite reti viarie resesi per questo indispensabili. 

Il disordine urbanistico non sembra però essere la reale preoccupazione dei cittadini del Longano: lo scorso 2 febbraio, una decina di giorni dopo la decisione dell’amministrazione Collica di riprendere in mano il vecchio progetto (in seguito alla richiesta di un Consiglio Comunale unanime), i Carabinieri del Nucleo Operativo di Barcellona P.G. hanno eseguito un blitz a Palazzo Longano recandosi senza indugi presso l’Ufficio Tecnico. Il tutto proprio per sequestrare alcuni atti del Prg. L’ordine sarebbe dalla Procura che si è accertata della corretta confisca dei documenti tramite il Sostituto Procuratore Giorgio Nicola che ha coordinato le perquisizioni insieme ai militari dell’arma. Il provvedimento è stato definito dalla Procura più che necessario perché da parecchio tempo si conducono indagini in merito ad alcune concessioni edilizie contenute proprio nel Prg; la ripresa della questione avrebbe quindi convinto la Procura a sequestrare preventivamente i documenti inerenti i casi sospetti, per evitare che possano andar perse eventuali prove al reato ipotizzato: falso in atto pubblico. 

L’arrivo dei militari non ha, però, mancato di suscitare preoccupazioni comprensibili dato che proprio per preservare eventuali prove i Carabinieri hanno letteralmente “blindato”i dipendenti del Settore Tecnico negli uffici, facendoli uscire solo per motivi urgenti e dietro riconoscimento e segnalazione di uscita. Il sequestro ha interessato la copia originale dell’atto oltre a varie tavole (vecchie e nuove) ed agli aggiornamenti al Prg vigente oramai definibile “vetusto”. 
Sembra inoltre che vi sia stata una discreta attenzione ai responsi dei geologi e dei Forestali , ovvero di quanti sono tenuti a dare sempre opinione tecnica circa la natura di un terreno che si vorrebbe rendere edificabile.

Nel corso della perquisizione sono stati convocati anche l’Arch. Giuseppe Perdichizzi ed il Rup dello stesso Prg ing. Orazio Mazzeo, ovvero due dei sei funzionari che il 22 maggio scorso furono colpiti dal decreto di sospensione emesso dal Ministro Cancellieri in seguito ai risultati dell’ultima Indagine Prefettizia su Palazzo Longano. E, riprendendo brevemente il passato articolo sulla vicenda, nel fax allora giunto nell’ufficio del neoeletto sindaco si specificava che proprio l’Ing. Mazzeo era stato ritenuto, in quanto Responsabile Unico del Procedimento (RUP) del Piano Regolatore, soggetto da sospendere per via del contestabile e contestato progetto urbanistico legato al Parco commerciale di Contrada Siena. 
Riguardo le motivazioni esatte dei provvedimenti presi allora contro ben sei funzionari di Palazzo Longano non si può dire molto e non si può sapere neanche se il recente sequestro della copia del Prg in via di approvazione sia in qualche modo collegata a quanto detto: dal 1 giugno scorso noi di Messinaora attendiamo risposta ad una richiesta, depositata e protocollata, di ulteriori informazioni in merito. 
L’unica certezza sinora è che il sequestro in sé non blocca l’iter di approvazione e/o ammodernamento del Prg. A tal riguardo proprio è stato emesso un comunicato stampa del Sindaco Maria Teresa Collica che rassicura chi – Presidente del Consiglio Comunale incluso – è preoccupato circa la possibilità di poter portare a compimento l’opera: 

 “In merito alla questione del PRG di Barcellona Pozzo di Gotto l’Amministrazione comunale chiarisce che il sequestro degli incartamenti riguarda solo un caso specifico e che pertanto non ha inficiato in nessun modo l’attività degli uffici tecnici, i quali invece hanno ricevuto un pubblico plauso da parte di tutti gli ordini professionali e dalla stessa Amministrazione per i risultati raggiunti negli ultimi tempi. L’indagine della magistratura non blocca tanto meno l’iter in corso della presa d’atto del PRG, per la definizione della quale  si attende il completamento della relativa istruttoria e la conseguente definizione della delibera di presa d’atto. Solo di recente i progettisti hanno consegnato l’ulteriore documentazione richiesta sulle modalità utilizzate per recepire le prescrizioni contenute nel decreto regionale di approvazione del PRG, attualmente al vaglio degli uffici. Del tutto infondate, per quanto comprensibili, appaiono pertanto le preoccupazioni avanzate dal Presidente del Consiglio.”

I lavori per il Prg di Barcellona quindi proseguono, nella speranza che nessuna ombra torni a turbare un procedimento che di fatto fa gola a tanti ma deve, o meglio dovrebbe, mantenersi trasparente.  (CARMEN MERLINO)

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