SERIE A: IL PUNTO SUL CALCIOMERCATO

Quando mancano due mesi esatti al gong che segnerà la fine della sessione estiva della campagna trasferimenti, facciamo il punto della situazione in merito ai più importanti affari già conclusi in serie A, con un occhio alle trattative che a breve potrebbero andare in porto. Giugno è stato il mese dedicato alle panchine e alla risoluzione delle comproprietà, ma qualcosa ai piani alti si è già mosso.

JUVENTUS– Tra le grandi, i campioni d’Italia sono stati sin qui i più attivi: dopo Fernando Llorente, ingaggiato da tempo a parametro zero, Marotta e Paratici son finalmente riusciti a regalare il famigerato top player offensivo ad Antonio Conte, piazzando con Carlitos Tevez l’autentico botto (considerato anche il rapporto qualità-prezzo) di questo primo scorcio di mercato. L’Apache è stato omaggiato della fatidica maglia numero 10 di Alessandro Del Piero, scelta ampiamente discutibile, ma è pur vero che prima o poi il momento sarebbe arrivato. Riscattati Asamoah e Peluso, sono state inoltre rinnovate la comproprietà di Gabbiadini -che adesso potrebbe andare alla Samp– e Immobile, che dovrebbe però rientrare nell’operazione Ogbonna, difensore del Torino che si accinge a cambiare sponda del Po. In uscita vanno monitorate le posizioni di Marchisio e Vucinic, mentre le cessioni di Quagliarella e/o Matri dovrebbero essere quasi scontate, specie se i due uomini mercato di corso Galfer riuscissero a mettere le mani anche sull’ultimo grande obiettivo per il reparto avanzato: Stevan Jovetic. In entrata saranno inoltre rinforzate le fasce, dove De Ceglie e Isla sono sul piede di partenza.

NAPOLI– Chiusasi l’era Mazzarri, al timone adesso c’è Rafa Benitez che, fresco di Europa League vinta alla guida del Chelsea, ha deciso di rimettersi in gioco in serie A dopo l’opaca parentesi interista. Per quanto riguarda il parco giocatori, tutto ruota attorno alla cessione di Edinson Cavani, i cui rapporti con De Laurentiis ormai sono ai minimi termini. Chelsea e Real Madrid sembrano ad oggi le più accreditate pretendenti al Matador, ma non vanno esclusi colpi di scena. Alla voce acquisti registriamo l’esterno offensivo Mertens, prelevato dal PSV Eindhoven, mentre Rafael, portiere del Santos, praticamente già vede le falde del Vesuvio. Gonalons (Lione) e Callejon (Real Madrid) sono altri due nomi caldi al terminal degli arrivi, più abbordabile il secondo, collocato in lista di sbarco dal neo tecnico delle merengues Carlo Ancelotti.

MILAN– Confermato Allegri dopo un estenuante tira e molla, va segnalato l’addio dell’ultimo senatore: dopo diciassette stagioni Massimo Ambrosini ha lasciato Milanello ed è ormai ad un passo dalla Fiorentina. In partenza anche Robinho e Boateng (sempre più sulle orme del Francesco Coco ai tempi della Arcuri, a volte le belle donne possono mozzare una carriera), mentre il fantasma di El Shaarawy (sbiaditosi inevitabilmente con l’arrivo di Mario Balotelli) dovrebbe continuare ad indossare il rossonero. Per lo meno così recitava il comunicato ufficiale diramato due giorni fa, ma dopo i casi Ibra-Thiago della scorsa stagione il condizionale è più che mai d’obbligo. Per Poli della Samp è quasi fatta mentre, tra i nomi accostati con maggior insistenza alla società di via Turati, spicca quello di Keisuke Honda, forte trequartista nipponico in forza al CSKA Mosca. Già, perché il Milan tornerà al 4-3-1-2, dictat del presidente Berlusconi nonché condicio sine qua non della rinnovata fiducia al tecnico livornese. Occhio a Galliani però: dopo lo smacco Tevez ci si potrebbe aspettare qualcosa di importante in attacco, magari verso fine mercato come da tradizione.

FIORENTINA– L’ottimo Pradé, ben coadiuvato da Eduardo Macìa, Ministro degli Esteri del mercato gigliato, ha già innestato alcune nuove tessere nello splendido mosaico allestito lo scorso anno: Joaquin (preso per pochi spiccioli) garantisce qualità e imprevedibilità negli ultimi 30 metri, gli altri spagnoli Alonso e Munua, oltre all’ucraino Yakovenko -tutti a costo zero-, garantiscono ampia scelta nei ricambi a Vincenzo Montella. Restano da riempire due caselle fondamentali: in porta Viviano non è stato riscattato e sul taccuino dei due uomini mercato compaiono Agazzi (Cagliari) e Sommer (Basilea), con l’ex messinese Marco Storari sullo sfondo. Ma i veri nodi da sciogliere riguardano la batteria degli attaccanti: Jovetic vuole la Juve, si è anche “permesso” di dichiararlo ufficialmente alla Gazzetta dello Sport e a questo punto, considerando l’acerrima rivalità tra le due tifoserie, verosimilmente l’Arno potrà rivederlo solo con Google Earth. Per di più, va aggiunto che Diego Della Valle con Elkann giocherebbe a freccette, nel senso che lo userebbe volentieri come bersaglio: per questi motivi l’affare non accenna a sbloccarsi. La richiesta di 30 milioni cash per il montenegrino non sta né in cielo né in terra, ma i bianconeri confidano nell’alleato Fali Ramadani, procuratore di Jovetic ma anche degli altri due gioiellini Ljajic e Seferovic, in scadenza nel 2014. Il “ricatto” sportivo è chiaro, della serie: “o lasci andare Jo-Jo alla Juve, abbassando le pretese e accettando contropartite tecniche, o ti faccio perdere a parametro zero due giocatori che già oggi complessivamente valgono almeno 20 milioni, fai un po’ te, Mr. Tods”.  Con i proventi della cessione del giocatore, sarebbe pressoché automatico l’arrivo del signor Mario Gomez, centravanti della nazionale tedesca finito ai margini nel Bayern del Triplete, che però potrebbe essere ingaggiato anche a prescindere. Sarebbe un acquisto da urlo, la Fiesole sogna già l’accoppiata con Giuseppe Rossi.  

UDINESE- La filosofia del club friulano non cambia di una virgola, prima di lasciare Udine bisogna consacrarsi. E così partirà Benatia (destinato alla Roma), mentre Muriel continuerà a maturare alla corte di Guidolin. È già arrivata una parte della consueta colonia multietnica: Bruno Fernandes, Jadson, Belkalem, Bubnjic, Caballero, Kelava e Mlinar. Complessivamente la spesa non dovrebbe superare i 7-8 milioni, ma almeno uno di loro fra qualche anno sarà venduto a 15-20, garantisce Gino Pozzo, copione visto e rivisto. Occhio anche allo smistamento delle risorse umane, il patron Gianpaolo ha creato una vera e propria holding, Watford e Granada (le altre due società di proprietà della famiglia Pozzo) faranno maturare gli esuberi.    

LAZIO-Dopo il trionfo in Coppa Italia ai danni della Roma, Tare e Lotito si sono finalmente guadagnati un bel bonus di credibilità anche tra i più scettici supporters di fede biancoceleste. Manca ancora l’ufficialità, ma i due centrocampisti Lucas Biglia e Felipe Anderson, provenienti rispettivamente da Anderlecht e Santos, possono già considerarsi a Formello: fosforo e polmoni al servizio di mister Petkovic. Mentre Diego Novaretti, 24enne argentino ex Toluca, è stato già annunciato. Si è finalmente chiusa la (brutta) telenovela Diakité, approdato alla corte di Paolo Di Canio al Sunderland ed è in via di definizione anche la vicenda Zarate. 

ROMA- Dopo le prime due -disastrose- annate della gestione americana, Franco Baldini è stato rispedito in Inghilterra, il contratto è stato rinnovato soltanto a Walter Sabatini. Pallotta e soci (Unicredit in primis) sperano che l’unico gallo rimasto nel pollaio riesca a fare, finalmente, le cose per bene. Sulla riva giallorossa del Tevere è sbarcato il francese Rudi Garcia, artefice nel 2011 del miracolo Lille. In entrata ancora poco o nulla, ma dovrebbero essere in dirittura d’arrivo le operazioni Gilardino (scambio alla pari con Borriello, che resterà al Genoa), Viviano e Benatia.

INTER– Congedato il simpatico Stramaccioni, Walter Mazzarri ha preteso garanzie tecniche prima di firmare. Presi da tempo Icardi, Botta, Laxalt e i due puntelli difensivi a parametro zero Andreolli e Campagnaro, sono in arrivo anche il talento Belfodil dal ParmaAntonio Cassano ha già percorso il tragitto inverso- e Mauricio Isla. Per quanto riguarda la zona nevralgica, intensi contatti per il brasiliano Wellington del San Paolo e Radja Nainggolan del Cagliari, mentreuno tra Kolarov e Zuniga potrebbe spodestare Nagatomo a sinistra, a coronamento del restyling di quelle fasce tanto care al nuovo allenatore. Ma la partita più importante si gioca sul fronte societario: l’ingresso del magnate indonesiano Thohir rilancerebbe alla grande le ambizioni nerazzurre.

Analizzando i movimenti dei principali club, in ordine di classifica dello scorso campionato, ci siamo davvero dilungati. Poco da segnalare per quanto riguarda le altre, eccezion fatta per Antonio Cassano, ve lo abbiamo appena accennato: sarà lui il nuovo numero 99 del Parma allenato dal “fratellone” Roberto Donadoni. (JODY COLLETTI)

 

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