UNIME MAFIOSA, ESAMI FACILI E TEST INFLUENZATI: 4 ARRESTI

 L’Università degli studi di Messina torna a far parlare di sè, anche a livello nazionale, per dei fatti estremamente gravi. La Dia (direzione investigativa antimafia) di Catania ha infatti eseguito ordinanze cautelare nei confronti di sei persone nell’ambito di un’inchiesta su esami ‘facili’  e test d’accesso influenzati. Al vertice dell’organizzazione  resopnsabile, ci sarebbe un calabrese ritenuto legato a esponenti della ‘ndrangheta locale.

 Nell’operazione sono state arrestate 4 persone: il docente della facolta di Economia Marcello Caratozzolo e l’ex consigliere provinciale Santo Galati Rando sono finiti ai domiciliari, mentre Domenico Montagnese, in passato coinvolto nell’inchiesta sull’omicidio del professore universtario Matteo Bottari, e Salvatore D’Arrigo si trovano in carcere.

I reati ipotizzati dalla Dia di Catania sono quelli di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio, all’usura e al millantato credito. L’indagine aveva avuto inizio esattamente un anno fa ed i comportamenti mafiosi, con l’ombra della ‘ndrangheta, sono stati documentati attraverso intercettazioni, riprese filmate e pedinamenti.
Secondo la Dia, “l’organizzazione criminale tesseva efficaci relazioni e rapporti d’affari con i docenti nonché con personale amministrativo, con lo scopo di influenzare, dietro pagamento di somme di danaro, l’andamento di esami universitari per interferire sullo svolgimento delle prove preselettive di accesso a Facoltà a numero chiuso, per far conseguire l’abilitazione alle libere professioni, senza che sia mai stata persa di vista e manifestata, con prepotente arroganza, l’origine calabrese dell’indagato Montagnese che ha imposto i propri metodi di intimidazione ed influenza per consentire alla clientela ‘protetta’ richiedente il favore di cui di volta in volta aveva bisogno in cambio di denaro”.

Il quotidiano Repubblica, nella versione online, ha pubblicato alcuni estratti delle intercettazioni. Antonio Montagnese avrebbe detto: “Se tu ti vuoi prendere gli esami senza fare un cazzo.. e.. senza problemi, allora bisogna andare praticamente a minacciare… non c’è niente da fare è così… è questo il sistema… quello si caca di sotto  è tutto la il discorso… bisogna andare a minacciare… bisogna andare a minacciare e saperlo fare…perché se no, sei fottuto. “E poi c’è il metodo Caratozzolo…. – continua Montagnese – Caratozzolo và.. dice: ‘questo e’ un amico..un..cosa..vediamo che possiamo fare.. parapì.. parapù”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it