PRESENTATO L’HORCYNUS FESTIVAL: ACCORINTI “DIFFONDIAMOLO IN TUTTI I QUARTIERI”

È stata presentata questa mattina in conferenza stampa l’undicesima edizione dell’Horcynus Festival, in programma dal 27 luglio all’8 agosto 2013. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato Gaetano Giunta, presidente della Fondazione Horcynus Orca, i direttori artistici del Festival Massimo Barilla e Giacomo Farina, i membri del comitato scientifico della Fondazione Paolo Benvenuti e Ugo Magno, l’assessore alla cultura del Comune di Messina Sergio Todesco e il sindaco Renato Accorinti.

“È un piacere presentare il Festival nella casa di tutti – ha esordito Gaetano Giunta – Cito Kennedy: ci sono momenti in cui ogni cittadino deve dare qualcosa in più al proprio territorio. Questo è il momento – ha detto il presidente della Fondazione – e quindi siamo felici di offrire alla città e a questa amministrazione due settimane di Festival, occasione di riflessione e svago. Ci tengo a sottolineare che l’Horcynus Festival non è però soltanto un momento di spettacolo. È il punto di arrivo annuale dei percorsi di indagine e ricerca sulle estetiche e l’economia civile che la Fondazione porta avanti. È un momento di attrazione per talenti creativi, occasione di contatto e contaminazione con culture altre, fondamentale per lo sviluppo umano. È il momento della relazione con i moltissimi partner della sponda sud del Mediterraneo. E quest’anno esplora un ambito che è la più grande sfida contemporanea: il concetto di confine – tema generale dell’edizione 2013 – mai inteso come linea di separazione ma come linea che indica differenze e possibilità di relazione”.

Il 30 luglio sarà consegnato ad Amico Dolci, figlio di Danilo Dolci, il premio Horcynus Orca 2013. In conferenza è affidato al regista Paolo Benvenuti, membro del comitato scientifico della Fondazione, il compito di illustrare le motivazioni del premio. “Grandissima parte del lavoro della Fondazione ha certamente radici nel pensiero di Danilo Dolci – dice Benvenuti – Un libero pensatore, né comunista né democristiano nell’epoca in cui il Paese era spaccato in due, un uomo non allineato, per questo ricordato poco nonostante la sua grande battaglia civile e nonviolenta. La sua opera in Sicilia, dal 1952 in poi, è stata quella di un grandissimo pedagogo, sempre vicino ai bambini e agli ultimi”.  Ricco il programma studiato sulla figura di Dolci nella serata del 30 luglio. La serata è dedicata anche a Luciano Micali, addetto stampa della Fondazione, scomparso nel gennaio 2012. 

Sugli interventi artistici di alcune associazione messinesi durante il Festival è intervenuto Ugo Magno, altro membro del comitato scientifico della Fondazione. “È una scelta precisa, quella di mettere a disposizione gli spazi del Parco Horcynus Orca e i momenti di incontro alle associazioni messinesi. Che hanno risposto numerose all’appello per un rapporto destinato a proseguire”.

In chiusura di conferenza le parole di Sergio Todesco, assessore alla cultura del Comune di Messina. “Credo – ha detto Todesco – che la Fondazione sia stata il soggetto che negli ultimi decenni ha realmente svolto la politica culturale di cui Messina ha bisogno, sostituendosi a tutti gli enti pubblici. Di questo va dato merito. Esprimo poi il ringraziamento e il compiacimento di questa amministrazione per l’offerta che state facendo alla città”. Sul tema, Confini, così Todesco: “Il concetto, per me, da antropologo è di particolare interesse e stimolo. Sui confini si negoziano le identità e anno dopo anno, con il Festival, si riporta Messina al centro di mille confini, quelli che le spettano”. Le ultime parole sono quelle del sindaco Renato Accorinti: “Il luogo del Festival, quello Stretto che deve essere patrimonio dell’Unesco, la figura di Danilo Dolci, insegnante e nonviolento, mi rendono caro ogni momento di questo Festival. Però chiedo alla Fondazione di aiutarci a portare questi momenti e le altre attività dell’Horcynus anche in altre zone della città meno fortunate”.

Risponde Giunta: “La pensiamo così. La Fondazione non vuole essere il centro della città ma il pezzo di un sistema che vogliamo costruire insieme. Quel sistema che deve avere l’obiettivo di restituire a Messina un pezzo di libertà, quella dell’accesso alla conoscenza, che è un pezzo di libertà importantissimo.  L’Horcynus Festival lavora da undici anni nella direzione dell’accesso alla conoscenza”.

A parte l’appuntamento con “Epigrafi cancellate da api scatenate”, l’installazione multimediale che sarà inaugurata a Lipari l’8 agosto, tutti gli eventi del Festival si terranno nell’area di Capo Peloro, fra la sede del Parco Horcynus Orca e la Torre degli inglesi.

Il costo dell’ingresso è di 5 euro per serata, oppure in abbonamento, di 10 euro per l’intera durata del Festival. 

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